Ma come si fa? (Quando la realtà supera la fantasia)

Ma come si fa? Si può sognare di vivere non dico in un paese avanzato, ma almeno in un paese minimamente civile? Dove ogni mattina, alzandosi e leggendo la stampa nazionale, non si rischi il tracollo epatico, il rigurgito morale, il vomito istituzionale? Non si chiederebbe tanto, solo un po’ di “normalità”, civismo, senso etico delle istituzioni e altre cosette simili.

C’eravamo appena ripresi dalla scena penosa di una magistratura che si scanna in lotte da bande da quartiere, di un PD sempre più coinvolto in questioni in bilico fra l’affarismo e il codice penale, avevamo anche represso un sentito disgusto nell’apprendere che il nostro Presidente del Consiglio provvisorio aveva ricevuto nella sua residenza non uno scienziato, un ambasciatore, un inventore, un circumnavigatore in solitaria, bensì due “gemelline” (si chiamano così adesso?) reduci dall’Isola dei Famosi e tutto ciò si sembrava bastevole, almeno per qualche giorno. Invece no.

Stamattina sul Corriere (http://www.corriere.it/politica/08_dicembre_05/dvd_craxi_berlusconi_scuole_paola_di_caro_3f546e62-c29a-11dd-8440-00144f02aabc.shtml) veniamo informati che il Presidente del Consiglio provvisorio ha firmato la presentazione di un succoso DVD su Bettino Craxi, in questa presentazione “scrive dunque Berlusconi — [il DVD] andrebbe proiettato anche nelle scuole, per dare alle nuove generazioni i necessari spunti di riflessione sul modo in cui è finita la Prima Repubblica e sulla falsa rivoluzione giudiziaria che portò alcuni settori della magistratura a teorizzare la supplenza delle toghe sulla politica». Craxi invece — ne è convinto il premier che del leader socialista fu anche grande amico personale — primo «fautore delle riforme istituzionali, è stato un precursore della sinistra moderna di cui in Italia, purtroppo, non si vede ancora una traccia definita».

In quale paese un qualunque politico potrebbe fare l’apologia di un pregiudicato morto contumace senza alcuna conseguenza per la propria carriera o senza suscitare una reazione di rigetto? La risposta è nota.

Bettino Craxi (1934-2000)

  • Condannato in via definitiva a cinque anni e sei mesi per le tangenti Eni-Sai (corruzione)
  • Condannato a quattro anni e sei mesi per le tangenti della Metropolitana milanese (finanziamento illecito)
  • Condannato in secondo grado a tre anni per Enimont (finanziamento illecito)

  • Condannato a cinque anni e nove mesi per le tangenti Enel e a cinque anni e nove mesi per il Conto Protezione (bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano)

  • Salvato dalla prescrizione in appello dopo una condanna a quattro anni in tribunale per le tangenti di Berlusconi tramite All Iberian

  • Imputato in primo grado per le bustarelle dell’autostrada Milano-Serravalle (corruzione) e per quelle della cooperazione col Terzo Mondo, nonché per frode fiscale sui proventi delle sue varie tangenti

 (fonte:http://www.quimilanolibera.net/wp-content/uploads/2008/01/le-condanne-di-craxi.pdf)

Ma come si fa? (Quando la realtà supera la fantasia)ultima modifica: 2008-12-05T10:59:00+01:00da pelikan-55
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