Sindaci replicanti

Quest’anno a Reggio il sindaco va di moda replicante. Ma non quelli che abbiamo amato in Blade Runner. Magari! Semplicemente sindaci che già hanno amministrato e, dopo un turno di sosta, tornano a proporsi. Si passa anche da un Comune all’altro. Difficile uscire dal tunnel del potere. Si incomincia da giovani e poi si finisce così, con la scimmia sulla spalla (si diceva una volta), pronti a “spendersi”, perchè si è una “risorsa”. Oppure perchè, ed è più drammatico, non c’è nessun altro che voglia farlo. Allora per “spirito di servizio” ci si sacrifica. Programmi? Idee? Calma! Non si può avere tutto. Intanto c’è il candidato. C’è già chi si prenota per una poltrona anche di vicesindaco, tanto per non correre rischi.

In questi mesi ho girato l’Italia del centro-nord a presentare il mio libro e ho visto un altro paese, al quale, drammaticamente, stiamo facendo tutto il possibile anche noi a Reggio per assomigliare. Scomparsi i partiti, le Chiese (tutte anche quella cattolica, divenuta ormai un’agenzia politico-imprenditoriale) restano gli interessi, gli affari. E chi magari vuole continuare a lavorare con serietà e con meno compromessi possibili deve fare gli scongiuri perchè prevalga ancora lo storico buonsenso reggiano. Ma basta sperare nel buonsenso quando la politica è evaporata?

Sindaci replicantiultima modifica: 2009-04-10T19:41:00+02:00da pelikan-55
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