E la bandiera dei tre colori….

Qui a Fortezza Bastiani la sera è fresca, la luna è piena. In lontananza le note di una qualche festa estiva, un valzer forse o una mazurca. Musiche di altri tempi quando per divertirsi bastava poco. Adesso invece siamo complicati, in bilico fra la farsa e la tragedia. In questo la lega (che, come dice mio figlio, non merita neppure la maiuscola) tiene alto il livello comico. Pagliacci a piede libero i leghisti, squallide maschere del disfacimento morale e politico di un paese che non è mai stato un esempio di rigore.

L’ultima è contro il Tricolore. Ora, per quanti mi conoscono sanno bene la mia scarsa simpatia verso le operazioni trasformistiche condotte proprio a Reggio da bolsi ex comunisti, pronti a riciclarsi come strenui difensori del vessillo nazionale. Buffoni e opportunisti. Però. Però non posso scordare Giorgio Morelli, il “Solitario” che entra a Reggio il 24 aprile su una vecchia bicicletta e porta il Tricolore in Comune. Non posso dimenticare la commozione dei tanti emigranti (avi incolpevoli della massa di cefalopenici leghisti) in tante parti del mondo di fronte alla loro bandiera.

Adesso questi tragici buffoni se ne escono con la necessità di modificare l’articolo 12 della Costituzione per dare spazio ai “vessilli regionali”. Crisi economica devastante, cassa integrati, un premier-satiro ormai scaricato anche dai congiunti, zone intere del paese in mano alla criminalità organizzata e questi legonzi cosa vanno a pensare? Alle bandiere regionali?

Superata la spiacevole senzazione di essere presi per i classici fondelli, con l’ennesima trovata per gonzi della Valtrompio, raccolgo la sfida e propongo alcuni dei nuovi vessilli che garriranno sulle torri delle capitali regionali.

Lombardia: una casseula fosforescente verde su fondo grigio topo color aria di Milano.

Piemonte: Il profilo del seno plastico di Simona Ventura su fondo color gianduiotto.

Veneto: fondo color polenta, con osei azzurri in volo.

Liguria: verde pesto

Emilia: a strisce orizzontali bianche verdi rosse arancio (besciamella, pasta, ragù e formaggio gratinato).

Toscana: una fiorentina fumante su un fondo rosso Chianti.

Lazio: nera con un bel fascio che sorge dal Colosseo

Campania: un Kalashnikov adagiato su una pizza alla Napoli

Sicilia: una coppola e il motto “Il sordo, il cieco, il muto campano cent’anni in pace”

Sardegna: una villa con 64 tette al vento.

Finalmente! Così procede la putrefazione del belpaese, fra legonzi in preda a fumi alcoolici, un premier in perenne (o attesa) erezione e code di gitanti sulle autostrada. Che meraviglia!

Per fortuna qui a Fortezza Bastiani la sera è fresca, la luna è piena e c’è una musica nell’aria, che sia l’inno comunale di Casina? O forse quello di Carpineti? Approfondirò…


E la bandiera dei tre colori….ultima modifica: 2009-08-05T22:06:00+02:00da pelikan-55
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