La borsa di Mary Poppins..

Vi ricordate della borsa di Mary Poppins? La appoggiava sul tavolo e poi, fra lo stupore dei due pargoli Banks, estraeva di tutto, compresa una lampada da tavolo e una abatjour da pavimento.

Più o meno dalla borsa di papi ne escono di tutti i colori, peccato che sia robaccia, che quasi le escort e altre ragazze di gamba svelta sembrano cosucce: i traffici con Gheddafi e con Putin, i rapporti con gli stallieri, il patrimonio nato chissà come e via andando. Compreso un bel caso di simonia: voi vescovi tacete e io vi do quello che volete: una legge sul testamento biologico che manco il card.Bellarmino (quello del processo a Galilei, per intenderci) avrebbe sognato? Voilà, fatto! E tutto questo nella placida indifferenza nazionale. Ha ragione giannifotografo, non è il vecchio satiro il problema. Il problema siamo noi, italiani (o quello che ne resta).

Del resto se a destra s’ode un suono di squillo, a sinistra risponde un’altra squillo. In Puglia cene elettorali con le medesime ragazze per onorevoli del PD. E che siamo i più scemi, si saranno detti? E così anche i “nostri” onorevoli (che ricordo non abbiamo scelto ma abbiamo dovuto votare) si sono dedicati a queste fanciulle (magari prendendo su le seconde scelte…). Come dicevo ieri un po’ di tetteeculi non si nega a nessuno, signora mia! Quante volte abbiamo visto a sinistra dirigenti correre dietro alla “modernità”, magari finendo per diventare “utilizzatori finali” del mestiere più antico del mondo? Che tutto andasse a finire a puttane l’avevamo pensato spesso, ma noi, ingenui “moralisti”, pensavamo fosse un modo di dire, una logora metafora. No. Non era una metafora.

Ma noi cosa possiamo dire, cribbio, noi “gattocomunisti”, noi “moralisti” (per dirla alla panebianco). Siamo mai stati “utilizzatori finali”? No. E allora? La solita presunzione degli intellettuali bolscevici. Parlano senza avere esperienza. Tutta invidia, signora mia. Cosa vuole, il maschio è fatto così, ragiona con le gonadi, altro che il cervello di quella gente che legge e scrive. Le gonadi contano. Tutti lo invidiano sotto sotto. Semplice. E del resto cosa vediamo in giro ogni giorno, pur nella civile Reggio, anche nella nostra sinistra? Taciamo per carità di patria e perchè abbiamo famiglia. E’ lo stile italico. Per vent’anni abbiamo preso la tessera del PNF (Per Necessità famigliari), convinti che, per dirla con Longanesi, “l’adesione è obbligatoria ma non impegnativa”. Ci sono voluti i tedeschi in casa, e non erano turisti, per darci uno scossone di dignità. Ma leggete le lettere dei costituenti del nord, arrivati a portare il “vento del nord” (quello vero, partigiano, mica la fangaglia leghista) di fronte alla Roma repubblicana e democratica del 1946…

Nell’attesa, gambe in spalla e lavorare, questo vale per tutti. Tanto possiamo stare tranquilli l’80% della stampa è comunista….

p.s. circa l’ultima impresa editoriale intitolata “Noi”, come ha detto Benigni a Verona, forse il titolo allude a “noi”, tre, quattro, sei al massimo, rimasti a votare a sinistra (si fa per dire).

La borsa di Mary Poppins..ultima modifica: 2009-09-09T17:50:00+02:00da pelikan-55
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