Gino Giugni e il riformismo

E’ morto Gino Giugni, lo chiamavano “il padre dello Satuto dei lavoratori”, anche se in realtà è stato molto di più, aveva studiato negli Usa il diritto del lavoro dell’età di Roosevelt e del New Deal, aveva insegnato in Italia. Era stato ministro del Lavoro nel Governo Ciampi. Un galantuomo insomma, di quei socialisti estinti, come i dinosauri.

Nel 1970 nacque lo Statuto dei Lavoratori, approvato in Parlamento con l’astensione, NON con il voto favorevole, del PCI. Nel 1983 Giugni fu “gambizzato” dalle BR. Dimostrazione esemplare di chi fosse il vero “fascista” dell’epoca.

Ma Giugni era un riformista sincero e onesto, dichiarò più volte che il “suo” Statuto avrebbe dovuto essere aggiornato ai tempi. Riformismo significa,  banale dirlo, riformare anche quello che si è già fatto e conquistato, per andare avanti. Restare fermi, idolatrare le “conquiste” significa soltanto aspettare rassegnati che qualcuno venga a distruggerle.

Per chi vuole approfondire: G.Giugni, La memoria di un riformista, Il Mulino 2007

Gino Giugni e il riformismoultima modifica: 2009-10-06T10:11:00+02:00da pelikan-55
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