Elite parassitarie

“Elite parassitarie” le ha chiamate gridolo-brunetta e tutti abbiamo alzato gli occhi al cielo, disgustati da tanta volgarità e approssimazione. Poi..magari, le giornate sono lunghe, chiusi in casa a scrivere e leggere, fra una pipa e l’altra e qualche mezza idea gira in testa, fra un neurone e l’altro (i soliti 6 o 7). Anche perchè capita di vedere il ritorno di “Report” (faccio outing: Milena mi fa impazzire…!) che tratta delle norme urbanistiche in Italia (la civilissima Bologna) e in Germania (Monaco).E trovo conferma di quanto già visto di persona all’estero pochi mesi fa.

Nella dotta Bologna (dove ancora qualcosa funziona) per chiudere una porta interna di un appartamento ci vuole un iter di un anno, 6000 euro, tre chili di carte, aprire una DIA, mappe, rogiti, un geometra, un tecnico, un termotecnico, un certificatore…manca solo il cardiochirurgo e il maniscalco di corte. Tutto per soddisfare norme contenute in 7 volumi di leggi, decreti, regolamenti, bolle ed editti.

Zoom a Monaco. Il Regolamento edilizio è un foglio A4, affisso in bacheca. L’incartamento relativo alla costruzione di una villetta (già finita) ha lo spessore di una copia de L”‘espresso,” la domanda con risposta che autorizza l’edificazione arriva in 3 settimane. Il cittadino fa tutto da solo, solo il progetto spetta al tecnico. Non esistono bolli, concessioni, bucalosssi, levalossi. Al Comune perchè deve interessare se il signor Rossi in casa ha 1,2,3 bagni? Se nella doccia mette un muretto? Se la scala gira in senso orario o antiorario? Al Comune interessa che la casa del sig.Rossi sia solida, stabile, risponda al Prg e ai criteri estetici imposti. Punto. E qualcuno venga a dirmi che il paesaggio urbano di Monaco non è migliore di uno qualunque preso a caso nel nostro povero paese.

I nostri uffici tecnici scoppiano di tonnellate (reali) di carte che nessuno guarderà mai. I tecnici si addannano, esausti, fra filze, faldoni, mappe, lucidi, righe e righelli. Fra orde di cittadini inferociti e frustrati. E così, appena si può, si fa da soli. Abusivamente. Col cemento o senza, sui fiumi e sui laghi, fino alla prossima Messina.

Riformismo. Ideuzza per la sinistra futura. Non inventiamo nulla. Copiamo. Facciamo come la Germania (o un qualunque altro paese civile europeo). Al macero tutta la carta. Quel che conta è l’aspetto esterno, il resto è proprietà privata. Uffici liberi dall’inutile marea cartacea e responsabili. Capaci di rispondere, sanzioni (ove necessarie) certe. Via tasse e bolli. Pago le tasse? Perchè devo ripagarle altre 2, 3 volte sotto mentite spoglie?

Bello, eh? Ma…qualcuno lo vuol fare? Perchè è facile ripetere il mantra “Riformismo”, ma nessuna riforma è a costo zero. Avete idea di quanti geometri, tecnici, periti, notai, verificatori, collaudatori, fabbriferrai, soffiatori di vetro, impiegati e applicati si troverebbero a dover decidere cosa fare d’altro nella loro vita, semplicemente perchè divenuti inutili? Perchè l’inefficenza rende e paga, appunto, quelli che gridolo chiama Elite parassitarie che, da bravi organismi monocellulari (o giù di lì), non hanno colore o senso della posizione, per loro destra e sinistra pari sono.

« All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa
e quelli a poppa vadano a prua;
quelli a destra vadano a sinistra
e quelli a sinistra vadano a destra;
tutti quelli in sottocoperta salgano,
e quelli sul ponte scendano,
passando tutti per lo stesso boccaporto (buco);
chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là.  »

(dall’apocrifo Regolamento della Marina Militare del Regno delle Due Sicilie, sec. XIX)

Elite parassitarieultima modifica: 2009-10-12T19:21:00+02:00da pelikan-55
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