“Berlino in rosso? Colpa dei turchi..”

L’ex Ministro delle Finanze della città Thilo Sarrazin, che si è occupato dei conti in rosso della capitale dal 2002 al 2009 e che ora è membro del direttivo della Bundesbank, la banca federale, ha addossato agli immigrati turchi la responsabilità del deficit. Dichiarazioni forti, che hanno sollevato un vespaio di polemiche. Così ieri Sarrazin, che finora era responsabile della gestione cassa della Bundesbank, si occuperà in futuro solo delle attività di information technology e gestione rischi.

SESSANTOTTINI E TURCHI
In una lunga intervista su Lettre International il socialdemocratico Sarrazin ha esposto una teoria che farebbe impallidire un leghista. «Berlino non può farcela da sola», ha assicurato: «Due aspetti la attanagliano: la tradizione sessantottina (contestataria e sinistroide) e l’abbandono». In più, «la fecondità delle fasce basse, povere e immigranti, responsabili del 40% delle nascite:unfatto che abbassa continuamente il livello scolastico. In particolare arabi e turchi sono tre volte più prolifici della media». La soluzione: «Bloccare i flussi». Queste dichiarazioni, pronunciate daunmembrodella socialdemocrazia, hanno gelato il sangue a più di una persona. Il direttore della Bundesbank, Axel Weber, si è dissociato. Ha detto che le parole di Sarrazin danneggiavano l’immagine dell’istituzione, e alla fine, ieri, lo ha esautorato, togliendogli incarichi importanti. Eva Hogel membro dell’Spd nel Parlamento locale, ha detto che Sarrazin, «non è più benvenuto nel partito». E ora unTribunale sta studiando se c’è stato crimine nelle sue parole, in particolare per frasi come: «i turchi stanno conquistando la Germania come i kossovari il Kossovo: con un’alta natalità. Mi piacerebbe fossero come gli ebrei dell’Europa dell’est che avevano un quoziente d’intelligenza di un 15% al di sopra della media, ma non con gruppi che non accettano l’integrazione e costano molto». Aldilà dell’aspetto razzista, le dichiarazioni di Sarrazin hanno avuto enorme eco perché toccano due problemi reali: la povertà di Berlino che vive alle spalle delle altre città dell’ovest e la scarsa integrazione dei turchi, quasi 3 milioni in Germania di cui 200.000 a Berlino. In un articolo sulla Süddeutsche Zeitung Costanze von Bullion ha accusato Sarrazin di «provincialismo» e ha ricordato che prima di parlare di Berlino come«pecora nera» è necessario ricordare la storia della città: da teatro della persecuzione degli ebrei a città divisa dal muro. All’est costa ancora adattarsi all’economia capitalista. Allo stesso modo, se è vero che ci sono (come in tutte le metropoli multietniche) problemi di integrazione è anche vero che non hanno una relazione causale con la povertà. Secondo uno studio pubblicato da Die Zeit Berlino è la città con il maggiore divario sociale. La povertà è quasi estrema in quartieri come Spandau-Neustadt e Marzahn, nell’est. Dove però vivono pochissimi turchi.

Noterella a commento: a.L’esclusiva delle fesserie non l’abbiamo solo noi nel belpaese ma: b. Nei paesi seri chi dice fesserie viene invitato all’uscita. Semplice, no?

“Berlino in rosso? Colpa dei turchi..”ultima modifica: 2009-10-14T20:04:00+02:00da pelikan-55
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