La nostra croce

E adesso per un paio di giorni avremo il nostro tormentone buttato in prima pagina dai media. Si stava affievolendo  la questione-trans-coca-CC-euri-video-chi? e ci ritroviamo con la decisione della Corte di Strasburgo che riaccenderà il solito, elevato, dibattito da stadio/barsport sulle riadici cristiane dell’Europa, sul laicismo, Diolovuole etc….

Con la signorilità che lo contraddistingue littoriofeltri stamane sul giornale dà degli “ubriachi” ai giudici di Strasburgo, seguirà la truppa di libero e quant’altro.

Poche osservazioni:

Tecnica: la Corte di Strasburgo ha semplicemente emesso una sentenza su richiesta di un cittadino della Comunità Europea. Nessun iniziativa laicista ma semplice svolgimento della sua attività istituzionale.

Personale: sono cristiano cattolico praticante (seppur in sofferenza spirituale) e credo che la croce sia un simbolo troppo importante per usarlo per qualsiasi altro scopo che non sia il proprio. Un simbolo di amore fatto diventare clava per affermare qualcosa contro qualcuno, sostenuto, oggi, proprio da quelli che ne sono più lontani (ad essere generosi). Per tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non, la croce la si porta dentro, se ci si riesce la si vive. Dover ricorrere alle leggi di uno stato perchè quel simbolo sia obbligatorio vuol dire avere già perso, da tempo, la strada. Significa non credere che già tutto è stato fatto in Cristo e che noi siamo solo servi inutili. Vuol dire che siamo coinvinti che Dio da solo non ce la possa fare e che dobbiamo intervenire noi con leggi, concordati, stati della chiesa, gerarchie, cei et similia. Il più grande avversario del cristianesimo non fu Stalin ma Costantino. Facendone religione di stato trasformò i perseguitati in persecutori, mise il potere al servizio della fede.

Per gli uomini di buona volontà il crocefisso è ovunque, sui barconi nel mediterraneo pieni di disperati che mandiamo a picco, negli ottanta suicidi in carcere solo quest’anno, nelle famiglie di chi non ha lavoro. Il resto è la chiacchiera da 24-48 ore, due mazzate in testa al nemico, un bel caffè, un rutto e via.

La nostra croceultima modifica: 2009-11-04T08:36:00+01:00da pelikan-55
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