La banalizzazione di un simbolo

dal Blog.Europe

Premetto due cose, non necessariamente collegate tra loro. La prima è che non sono credente. La seconda è che trovo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo contraria all’obbligo del crocifisso nelle aule un segno di civiltà giuridica e culturale. Ancora una volta, parafrasando la canzoncina dei berlusconiani, mi viene da dire: “per fortuna che l’Europa c’è”.
Fatte queste dovute premesse, mi stupisco un po’ della reazione scomposta delle gerarchie cattoliche. Per un cristiano, il crocifisso dovrebbe essere, ancora di più che per un ateo come me, un simbolo sublime e terribile. La sua banalizzazione come soprammobile, confuso con i banchi, la lavagna e le altre suppellettili scolastiche, dovrebbe essere, quello sì, un sacrilegio. E la giustificazione del crocifisso nelle scuole come una fatto consuetudinario dovrebbe suonare alle orecchie dei buoni cristiani come una vera e propria bestemmia.
Vietando la imposizione fuori contesto del Cristo, e del suo supplizio, la Corte di Strasburgo ha riconosciuto la sua piena e terribile dignità ad un simbolo religioso. Quella stessa dignità che la Chiesa gli nega difendendone la banalizzazione quotidiana e obbligatoria.

Andrea Bonanni

http://bonanni.blogautore.repubblica.it/?ref=hpblog

La banalizzazione di un simboloultima modifica: 2009-11-05T12:39:00+01:00da pelikan-55
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