Filippi un candidato che accetta i regali

Filippi un candidato che accetta i regali

“Per me i candidati al consiglio sono tutti uguali”: così diceva Fabio Filippi all’inizio del 2009 allorquando, da candidato sindaco del Popolo della libertà, sfornava ogni giorno sondaggi iperbolici che a suo dire avrebbero dovuto garantirgli il ballottaggio “o contro Delrio o contro la Spaggiari”.

I candidati erano tutti uguali, ma uno di essi era evidentemente più uguale degli altri, se è vero – come è stato confermato da più fonti – che Annamaria Terenziani, trentunenne avvocato consulente della Confedilizia, ha regalato all’aspirante sindaco gli uffici al piano terra di via Tavolata 6, in pieno centro storico, per ospitarvi gli eventi e la logistica della campagna elettorale del cosiddetto “Filippi Point”.

La vicenda merita un approfondimento, non fosse altro perché qualsiasi cittadino che volesse affittare un ufficio in centro storico dovrebbe firmare un contratto e mettere mano al portafogli.

Circostanze stabilite dalla legge e certamente note all’avvocato Terenziani, che di proprietà immobiliari e di pratiche di locazione si occupa quotidianamente nello studio fondato dalla madre, l’avvocato Gabriella Mariani Cerati, già assessore sul finire degli anni Ottanta nella giunta di sinistra Pci-Psi-Psdi e Verdi guidata dall’allora sindaco comunista Giulio Fantuzzi.

Parlando a Reggio24Ore, Filippi ha affermato che il rapporto di locazione con il proprietario degli uffici, ossia i Terenziani, sarebbe stato regolato da un non meglio precisato “contratto verbale”. Il che appare decisamente anomalo per una forza politica che si candidi ad amministrare il pubblico interesse, chiedendo per questo il voto agli elettori.

Ne derivano alcune semplici domande: perché non è stato stipulato un regolare contratto di affitto? E quale tipo di ricompensa, il candidato sindaco Filippi, ha stabilito per premiare una candidata tanto generosa da regalargli un affitto in centro storico per la durata di almeno tre mesi (e non per “poche settimane”, come sostenuto)?

La vicenda ha attirato critiche all’interno del Pdl, dove la vicenda non è mai stata ufficialmente chiarita. Alcuni tra i candidati alle elezioni hanno lamentato una disparità di condizioni poste tra la Terenziani e gli altri trentanove concorrenti.

Filippi assicura di non avere dirottato preferenze a favore della candidata-avvocato, che pure si è affermata al di là delle previsioni sopravanzando diversi tra gli esponenti storici del berlusconismo reggiano e risultando eletta contro i pronostici dei più. Ma, ovviamente, c’è chi non la pensa così. Anche perché un altro episodio narrato da un esponente del Pdl locale testimonia dell’appoggio decisivo di Filippi a favore della Terenziani in occasione della designazione della stessa alla presidenza della commissione comunale Affari Istituzionali.

In assenza di chiarimenti da parte degli interessati, alla luce della pubblica opinione rimane visibile quella singolare circostanza: il candidato sindaco del Pdl ha potuto utilizzare un ufficio di prestigio in centro storico senza dover sborsare un euro e senza vincoli contrattuali. In cambio di che? Non è stato spiegato.

Sarebbe utile che i protagonisti della vicenda volessero sgombrare il campo dai sospetti che un comportamento simile finisce oggettivamente per generare. Anche perché la materia dei “favori”, seppure articolati all’interno della medesima organizzazione politica di appartenenza, soggiace non solo alle valutazioni dello stile e dell’opportunità, ma anche alla legge.

http://reggio24ore.netribe.it/reggio24ore/Sezione.jsp?titolo=Filippi,%20un%20candidato%20che%20accetta%20i%20regali&idSezione=8247

Filippi un candidato che accetta i regaliultima modifica: 2009-12-01T23:17:00+01:00da pelikan-55
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