“Agratis” no!

Come diceva il filosofo Antoni: “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo”. A volte basta un niente, un sussurro e la tua vita cambia. In meglio o no, dipende. Nel mio caso, 19 anni fa, in meglio: ristrutturando l’avita magione di comune accordo con la mia consorte decidemmo che in cucina non ci sarebbe stata la televisione (espressione un po’ forte per il video a 16″ che tuttora presta il suo servizio in casa nostra). Lo facemmo per la nostra progenie? Per snobismo dei soliti KK (kattokomunisti)? Per guardarci romanticamente negli occhi in tutta tranquillità? Ai posteri l’ardua sentenza. Fatto sta che nè in città nè a Fortezza Bastiani ci è mai capitato di sincronizzare la nostra parca mensa con TG di vario numero e aspetto. Per un certo periodo-confesso-per il desco serale ci sintonizzammo su “Zapping” poi anche questo uso cadde di fronte al crescente leccobardismo del conduttore, tale Forbice. Così anche ora, in questi tempi bui, leggo delle leccate di minzolini, delle servili marchette del tg2, del sublime ridicolo del tg4, solo dopo. Sulla stampa, a cose fatte, o sul web. Fortunato, eh?

Però. Spezzo un’altra lancia per quei leccobardi in SPE (servizio permanente effettivo) dei TG, dei giornali servili, perchè ci vuole forza, coraggio, inventiva ma soprattutto pelo sullo stomaco (sulla lingua e altrove) per rincorrere, e giustificare fino al peana, le esternazioni di uno, come il vecchio satiro furioso che è ormai, questa è scienza direbbe Zichichi, “fuori di balino” (per dirla con la Crusca) o “fuori come un terrazzo” per stare a un lessico più giovanile e sbarazzino.

Ricordate “Oltre il giardino” di Hal Ashby, con il mitico Peter Sellers nei panni di Chance il Giardiniere? Era un povero decerebrato, adulto ma con la meninge di un bimbo tardivo che finiva, suo malgrado, per diventare il consigliere della Casa Bianca. Frasi senza senso, pronunciate a caso, venivano prese, studiate, interpretate come astuti sofismi, profonde riflessioni sulla politica. Dietro il nulla, ma che contava? Ma là almeno c’era  l’ingenuità di Chance, innocente voce fra lupi assetati di potere. Ma qui?

La mia speranza è che tutti questi poveri ragazzi (minzo, capezzo, gallidellapioggia, etc..) siano pagati bene, benissimo, tanto, tantissimo. Perchè almeno la loro servile fatica di dare ogni giorno un senso alle boiate di un vecchio viagrato avrebbe un senso, oso dire una dignità. Come diceva Van Lennep: “Fra un mascalzone e un cretino preferisco il mascalzone, perchè lui, almeno, ogni tanto si riposa”. La sete di denaro e la fragilità umana gustificano le azioni peggiori. Ma farlo “agratis” no. Il cretino non ha giustificazioni, anche perchè è molto più pericoloso. Il cretino diventa fanatico senza sforzo, servo senza bisogno. Tutto, ma “agratis” no.

“Agratis” no!ultima modifica: 2009-12-12T12:21:00+01:00da pelikan-55
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