Georges-André Kohn

Armand Kohn è un benestante imprenditore, vive con sua moglie Suzanne-Jenny in uno dei quartieri più eleganti di Parigi: il 16° Arrondissement.
Una famiglia alto-borghese quella dei Kohn, quattro figli: Philippe, Antoinette, Rose-Marie e l’ultimo nato: Georges che è venuto al mondo il 23 aprile 1932.
Dopo il 1940 papà Armand dovrà fare i conti con i tedeschi. Nel gennaio 1941 la sua impresa viene confiscata e soltanto grazie alle sue strette relazioni con il banchiere Rotschild diviene direttore dell’Ospedale “Barone Rotschild” uno dei più grandi ospedali ebraici di Parigi.
Suzanne ha paura e pensa di poter sfuggire alla deportazioni convertendosi alla religione cattolica con i suoi quattro bambini. Armand Kohn non è d’accordo ma accetta.
kohn.jpgGeorges riceve la Prima Comunione. Suzanne non ha compreso che alle SS poco importa se i Kohn sono convertiti o meno, gli ebrei rimangono ebrei non è importante la religione ma la razza. Armand cerca in qualche modo di nascondere e proteggere gli ebrei di Parigi grazie alla sua posizione. Di fronte a lui c’è un nemico micidiale: Alois Brunner il braccio destro del demoniaco Adolf Eichmann.
Eichmann da Berlino pianificava l’arresto e la deportazione degli ebrei d’Europa, Brunner – città per città, casa per casa – li scovava e li metteva sui treni per l’inferno. Brunner aveva ripulito Vienna mandando verso la morte quarantaseimila ebrei, aveva distrutto la comunità ebraica di Salonicco mandando ai campi di sterminio quarantaquattromila persone. Brunner era un uomo prezioso che amava il suo lavoro di carnefice.

Nel giugno 1943 Eichmann inviò Brunner a Parigi, toccava agli ebrei francesi morire. Brunner compì anche questa missione: ventitremila ebrei francesi partirono verso la morte. Questo era l’uomo che Armand Kohn cercò, nel suo piccolo, di ostacolare. A Brunner non piaceva che qualcuno compromettesse il suo lavoro.
Armand Kohn venne accusato di sabotaggio il che equivaleva ad una condanna a morte, significava un biglietto per Auschwitz. Ma Brunner non aveva fretta e per certi versi l’alto incarico di Armand dava ancora delle garanzie.
Soltanto all’alba del 28 luglio 1944 Brunner irruppe in casa Kohn insieme ad altre due SS: Samson e Reich. I Kohn ebbero un’ora di tempo per raccogliere le loro cose. In strada c’era un autobus che li condusse alla stazione e di lì al campo di concentramento di Drancy. Ma Drancy era solo l’anticamera dell’inferno, il 17 agosto 1944 un nuovo treno ed una nuova destinazione: Auschwitz.
Nel vagone piombato c’é tutta la famiglia Kohn: Armand, sua moglie Suzanne, l’anziana nonna, Rose-Marie, Antoiniette, Philippe e il piccolo Georges. Dopo tre giorni di viaggio – il 21 agosto 1944 alle 2 del mattino – Rose-Marie e Philippe ruppero le grate della piccola finestrella del vagone merci. Si accese una discussione: papà Armand disse che l’unica speranza era rimanere uniti ma Rose-Marie e Philippe non obbedirono e saltarono giù dal treno in corsa. Con loro fuggì Jacques Lazarus (che sarebbe diventato dopo la guerra ambasciatore israeliano a Parigi) ed altre 27 persone.
Il 25 agosto il treno si fermò a Buchenwald. Ma a Buchenwald rimarrà soltanto Armand, il resto della famiglia venne fatto ripartire per Auschwitz.
Sulla banchina il medico delle SS seleziona il trasporto. La mamma Suzanne, la nonna e Antoinette vanno a destra verso le camere a gas. Georges va a sinistra per lui c’è una baracca speciale, la baracca dei bambini, il “Block 10”.

http://www.olokaustos.org/argomenti/bambini/bullen3.htm

Georges-André Kohnultima modifica: 2010-01-20T22:19:00+01:00da pelikan-55
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