Domenica sera a FestaReggio presentazione de “Il primo giorno d’inverno”. Un grazie ad Andrea Capelli e a Loris Mazzetti.
Scrivere libri di storia dà oggi una strana sensazione: in un paese che sembra ormai destinato al peggio, trovare un po’ di gente che abbia voglia di leggere e ascoltare è un segnale che forse non tutto è perduto. Anche se rimane, in fondo, il sospetto che serva davvero a poco. Tanto più quando, come in queste settimane di fine estate, le vecchie orribili polemiche tornano a battere alla porta come se, appunto, gli storici non esistessero se non per NON essere letti.
Del resto Dumas diceva: “I libri li legge chi li scrive e chi corregge le bozze”.
Già, dobbiamo farcene una ragione, non ci chiameranno mai alla LUISS o alla KGSH. Siamo così poco trendy…
Che volete, per dirla col poeta “a noi prescrisse il Fato illacrimata sepoltura..”