Monti e la Formula 1

 formula1.jpgDomenica mattina a Fortezza Bastiani ho visto il GP di Malesia. Ebbene sì, faccio un doppio outing: a FB c’è una tv e non perdo un GP dal 1968 (o meglio uno lo persi, era il 1988 ed ero in Istria in viaggio di nozze…). Una volta tanto grande spettacolo, pioggia, sorpassi, vince Alonso con un catenaccio d’auto da far paura. Evviva.

E mi viene in mente che in fondo Monti è come la Safety Car in F1. Qualcuno si schianta, perde pezzi, semina detriti in pista, parcheggia in mezzo alla curva? La Direzione Gara fa entrare la Safety Car che mette tutti in fila, rallenta qualche giro mentre gli addetti ripuliscono, spostano, riordinano e poi la SC spegne le lucine lampeggianti torna ai box e la gara riparte.

Domenica è venuto giù il diluvio (se fai un GP in Malesia nella stagione dei monsoni può capitare..), entra la SC, addirittura escono le bandiere rosse (no, calma, niente nostalgie, è il segnale di interruzione di gara), la gara si ferma, si aspetta che spiova, e si riparte: due giri dietro la SC e poi vera gara e vinca il migliore.

Alla fine del 2011 l’Italia era cotta, decotta, anche (forse) in condizioni peggiori di quanto ci hanno detto. Detriti ovunque, pozze d’acqua e champagne, pali da lap dance divelti, tanga svolazzanti, spread stellare, debitori con i forconi alle porte. Come quando una famiglia è allo sbando e si chiama lo zio serio e noioso è arrivato Monti. La Safety Car che ha messo in riga le vetture per ripulire la pista e ricominciare la gara.

Preciso per gli amici che mi hanno già inserito nella blacklist dei NdP (Nemici del popolo) che anche le SC possono sbagliare: possono andare troppo piano o forte, restare in pista troppo o troppo poco. Ma servono. E tornano utili.

Certo è più divertente vedere la corrida, ruote volare, alettoni carambolare, fiamme scoppiettare, hostess scosciare e sponsor sponsorare, ma questo lo abbiamo già visto. Grazie.

E poi in pista dietro alla SC domenica c’erano 6 campioni del mondo, dietro alla Monti Car chi c’è? Una baraonda di conti-decotti-stracotti-biscotti delle più variopinte scuderie. Piloti del Banana Racing, quelli che truccavano le gara con donne e champagne, usando escort (non Ford, proprio ragazze di gambasvelta) e dollari come giocassero al Monopoli. Piloti del SantaMaria Team che stanno attaccati alle cuffie per sentire gli ordini dai box oltre Tevere. Piloti del RSWGBBY Team (RedStar WhiteFlower Greengrass BlueEconomy BeigeIdeas YellowCab) sempre indecisi se partire con la prima marcia, la seconda o la retromarcia e senza aver capito ancora il senso di marcia del circuito. Piloti del AL (Always Left) Racing che ancora non hanno capito che girando sempre a sinistra si torna al punto di partenza, oltre che, usando ancora Renault Dauphine, Trabant e Daf Variomatic, difficilmente si vincerà mai una gara, fosse anche la gymkana del carciofotto di Abbiategrasso.

Un assaggio lo abbiamo avuto in questi giorni che la SC era su altri circuiti. Sportellate, corna dal finestrino, rutti in diretta, riforme del puffo concordate sapendo che tanto nulla si farà come sempre, scioperolotta già pronti sulla rampa di lancio. Il solito bordello.

Oddio! E quando davvero la SC se ne tornerà ai box e là resterà? Si tornerà all’eterna ricreazione cui abbiamo assistito negli ultimi 15 anni? Sarà servito qualcosa il periodo di sacrifici e difficoltà in cui ci troviamo? In F1 chi sgarra, anche dopo la SC, viene richiamato una volta, la seconda volta gli viene data la bandiera nera e va a casa. Esiste un regolamento. Qui sembra di avere una classe dirigente di senzatetto. Annidati nei palazzi, palazzini, palazzetti come non avessero più una dimora, e famiglie e amici dove tornare, restare e non rompere più i cabasisi. Non c’è nessun regolamento, li hanno infranti tutti e sono ancora lì. Costretti ad accettare la SC non per responsabilità (concetto ignoto) ma perché era quasi finita per tutti e quindi anche per loro. Ora sono appena piegati perché passi la piena, “Aspetta che questo rompico..si tolga dalle scatole e vedrete che ti combino io..”, questo il pensiero silente di questi piloti del nulla, esperti dell’eventuale, artisti del vedremo. Il campionato di F1 dura 20 gare, la Monti Car poco di più. Ma nel 2013 ci sarà sicuramente un altro Campionato di F1. Ci sarà anche l’Italia?

Monti e la Formula 1ultima modifica: 2012-03-29T09:55:00+02:00da pelikan-55
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5 pensieri su “Monti e la Formula 1

  1. Bravo Max, tifare per il giudice di una gara è un buon modo per star sempre dalla parte del giusto, della legge e del più forte.
    Peccato che questo sia un colpo di stato in piena regola dove a far da giudice ci sia un nominato che da sempre professa la teologia più pura ed estrema del neoliberismo. Quello non è la Safety Car, quello è il tritasassi di un nuovo ordine internazionale, un corridore che vuole annientare gli altri. Non a caso inizia la polemica proprio mentre è all’estero, in compagnia dei suoi amici che non vedeva dall’ultimo vertice del gruppo Bildeberg o della Commissione Trilaterale. Lì lui si sente a casa.
    Questa schiera di nominati (non dal popolo ma da uno di loro) ha la missione di approfittare della merda in cui ci ha ficcato il Berlusconismo per segare anni di conquiste sindacali e politiche ottenute dalla gente con la democrazia.
    Questo, con la scusa dell’asfalto bagnato che rischia di buttarci fuori corsa, è ferocemente determinato a far passare l’idea che la repubblica italiana è fondata sul mercato anziché sul lavoro e che la libertà e la dignità dell’individuo vien dopo quella dell’impresa ed è una “eventuale”.
    Questi signori che han vissuto una vita ad arricchirsi fra incarichi statali e stipendi di professori, sempre con il sedere nell’ovatta, sono i teologi di un modello di società che non si chiama Stato bensì Mercato Internazionale.
    Caro Max il fascino per il tecnico che elimina la politica è frutto di cattiva democrazia perpetrata per lunghi anni. Ma il tecnico non è la medicina della democrazia, è il veleno che la uccide, e con essa anche le conquiste e le speranze della gente semplice.

  2. Se permetti vorrei aggiungere:
    a) il populismo che ora sbandiera dicendo che lui ha il consenso della gente ed i partiti no, non ti sembrano tipici di chi ha ingaggiato una battaglia con qualcuno? Altro che Safety Car.
    b) non si è mica accorto che il paese e l’economia reale sono un’altra cosa dalla sua visione? In TV parlano dei monaci tibetani che si dan fuoco, ai due italiani che in soli due giorni han fatto altrettanto si concede ben poco clamore. Siamo in piena recessione, dice il Passera, le aziende chiudono o licenziano a tutta manetta senza problemi, e il nostro professore ha deciso di stizzirsi su un problema ideologico: la libertà del padrone di far quel che gli pare, senza dover giustificare nulla. Mentre Obama sta pensando di tassare le aziende che delocalizzano, il nostro Magnifico mette tasse sulla benzina, anche quelle per il fondo escudati, dopo averli creati lui.

  3. caro giannifotografo, le mie metafore sportive non hanno avuto un grande successo ma neanche le tue affermazioni mi sembrano più efficaci. 1.Per rimanere allo sport io sono convinto che in campo o in pista si vinca e si perda perchè gli altri sono migliori e/o perchè la nostra macchina non era all’altezza della concorrenza. Che ci sia il complotto è una antica consolazione per chi ci vuol credere. Negli anni della guerra fredda il Pci lanciava le colpe delle sconfitte sul FODRIA (forze oscure della reazione in agguato). Le gente “semplice” ci credeva ed era contenta, sconfitta ma contenta. Aveva una spiegazione. Oggi si chiama Bildenberg, Spectre, Pippo Pluto e Paperino. Basta accontentarsi. 2.Le parole sono importanti e chiamare “colpo di stato” il Governo Monti è una cosa che si può urlare in piazza o a cena con gli amici dopo qualche buon vinello ma la cosa si ferma lì (o dovrebbe). Esiste un Parlamento, un Capo dello Stato, Corte Cost. etc….in piena funzione e sovranità. Si può non apprezzare, contrastare, dibattere ma non usare parole in libertà. 3. Prima di criticare i “signori” guardiamo a noi, alla nostra parte, ai nostri “dirigenti” benamati. Con un paese sull’orlo della fossa a chi affidare le ultime chance? A un prof. della Bocconi o a un funzionario in s.p.e. da 35 anni? Io non ho dubbi. 4. Non so se questa sia buona o cattiva democrazia e se-sempre noi-abbiamo dato grandi lezioni in questo campo. Il governo tecnico e la sua popolarità è il riflesso di quanto sia screditata TUTTA la politica. Questo è il problema. La soluzione? Cacciare Monti? O, piuttosto, cacciare gli altri? 5. Una cosa mi preme: io cerco sempre di stare dalla parte del giusto e, soprattutto, della legge, che non coincide necessariamente con il più forte. La legge, una buona legge, protegge sopratutto i deboli e dovrebbe essere compito proprio della “sinistra” non scordarlo mai. Ma essere giusti vuol anche dire non essere con questo o quello “a prescindere”. Quella non è giustizia, è demagogia.

  4. Caro Max, grazie della risposta articolata, ti risponderò a mia volta per punti.
    1.Allora è vero che la Safety Car è in pista per competere! Tant’è che rivendica la vittoria, ovvero il consenso popolare, esattamente come il nano populista suo predecessore. Sui complotti hai ragione. C’è ancora chi crede che la chiesa condizioni la vita politica in Italia o che le stragi le abbiano organizzate i servizi segreti. Figuriamoci. Che Monti e compagnia di giro siano dirigenti del Gruppo Bildeberg o della Commissione Trilaterale è cosa acclarata, ma sappiamo tutti che si incontrano per organizzare canaste di beneficenza a favore dei bambini africani.
    2.La libertà delle parole è l’unica che è rimasta alla gente mazziata e cornuta, dopo che non han neanche più un seggio in parlamento, grazie all’accordo Veltroni – Berlusconi. Ora ci riproveranno per evitarsi anche Grillo in parlamento. Poi ogni 6 mesi ci provano con lacci e lacciuoli sul web. Insomma, sta diventando davvero seccante tutta questa libertà di parola. Comunque hai ragione: non è un colpo di stato con militari al potere (figuriamoci se mettiamo un generale come ministro della difesa) e divieto di parola (sarebbe come sbattere fuori dalla RAI persone come Santoro, Biagi, Luttazzi, Dandini… per di più con conseguenze economiche nefaste per la stessa RAI!). E’ solo un colpo di mano, fatto da nominati, nominati nominati da un nominato, che senza aver condiviso elettoralmente programmi e ottenuto consensi, sta smantellando lo stato sociale previsto dalla Costituzione italiana per ammodernarci con quella americana, con il diritto alla felicità per tutti (quelli che si possono permettere una assicurazione sanitaria).
    3 e 4.Hai ragione. Perché mai dovremmo affidare il paese a persone elette in democrazia. Sappiamo che la politica è TUTTA corrotta, ladra, bugiarda, sbagliata. Perché sbagliata è la democrazia. Ma cos’è questa storia del diritto di voto a tutti: analfabeti, ladri, operai, donne, studenti. Questi non devono scegliere, devono essere guidati da persone ABILITATE a farlo, perché la verità e le soluzioni sono solo una, e bisogna aver studiato alla Bocconi per conoscerle. Siamo pronti a un nuovo ordine, quello illuminato. La democrazia è caciara, viva la sobrietà del caro leader!
    5.Giusto, e poiché la legge che prende il nome di articolo 18 è sgradita va cambiata e dopo si potrà morir di fame e perdere i diritti sindacali per legge. Ed i giovani potranno trovar lavoro al posto dei loro padri licenziati e finalmente mantenerli per i vent’anni che gli mancano per andare in pensione.
    Così sia.

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