Adiuvamos eos ut pudeant (Aiutiamoli a vergognarsi /4 e 5)

CITTA’ DEL VATICANO – E’ scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell’omosessualità. Un’ iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell’Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue. Immediato il “no” della Santa Sede: “Gli stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come ‘matrimonio’ – dice monsignor Celestino migliore – verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni”. Affermazioni che scatenano una serie di reazioni polemiche che, in serata, provocano una nuova presa di posizione del Vaticano. Che, però, nella sostanza è tutt’altro che una retromarcia. “Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali”, afferma padre Federico Lombardi che ricorda come altri 150 paesi non abbiano aderito alla proposta – ma la proposta cerca di ‘introdurre una dichiarazione di valore politico che si puo’ riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, puo’ venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell’uomo”. In pratica il rischio paventato è che gli Stati che non riconoscono le unioni gay vengano “mesi alla gogna”.

Toni non dissimili da quelli usati da monsignor Migliore che parla di “una dichiarazione di valore politico” che aggiunge “nuove categorie protette dalla discriminazione senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni”.

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/vaticano-omosessualita/vaticano-omosessualita.html?ref=search

Sempre più difficile essere cattolici e capire questa gerarchia, chiusa, meschina, lontana dal mondo, sorda ad ascoltare i “segni dei tempi”. A leggersi, davvero, tutti i giorni il Vangelo e non “Libero”, “Avvenire” o “Il Sole-24 ore”. Una gerarchia che risente pesantemente, come la politica, la cultura di una profonda crisi delle classi dirigenti. Sempre lontani della gente, pronti a scolare il moscerino e ad inghiottire la trave, ossequiosi al potere, funzionari di uno Stato sempre più straniero e alieno.
Allora, per farci capire: “Adiuvamos eos ut pudeant”, che si vergognino, che preghino un po’ di più e cerchino di uscire dalle loro stanzette comode e riscaldate.

Ma oggi c’è anche qualcun’altro che vorrei aiutare a vergognarsi: la causa della parità dei cittadini (Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. ..) è troppo importante per lasciarla a Vladimir Luxuria, oggi sulla stampa intervistata come portavoce del mondo omosessuale. Già miracolata dalla politica e dalla tv-spazzatura, si vergogni e torni alle spiagge tropicali. Se la sinistra si è ridotta a simili icone, quasi quasi (ma molto, molto, quasi…) verrebbe voglia di essere di destra….

Comunque per essere anche utili, firmiamo per la decriminalizzazione dell’omosessualità:

http://firmiamo.it/decriminalizzazionedellomosessualita.

Adiuvamos eos ut pudeant (Aiutiamoli a vergognarsi /4 e 5)ultima modifica: 2008-12-02T19:37:00+01:00da pelikan-55
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