“Noi non denunceremo nessuno”

Diamo a Cesare quel che è di Cesare..con quel che segue. E allora oggi leggo una buona notizia: la CEI, ricordandosi del Vangelo, boccia la nuova legge del sign.Marroni (ministro provvisorio degli Interni) che vorrebbe fare dei medici dei delatori:

“Dice monsignor Segalini, vescovo di Palestrina e segretario della commissione Cei per le migrazioni: “Il mio cuore di pastore mi dice di aiutare chi è in difficoltà e non sono obbligato a denunciare nessuno”. Così, continua, “le indicazioni che daremo alle realtà di base sono quelle del rispetto delle leggi ma al di sopra di tutto c’è il rispetto della salute”, “continueremo a mettere al caldo i barboni” ha aggiunto. Quindi, ha spiegato il responsabile Cei per l’immigrazione, bisogna valutare in questo specifico frangente “oltre le strettezze delle leggi le capacità del cristiano”. Compito di un medico, aggiunge, “è quello di assistere chi soffre senza guardare alla religione, al colore della pelle o se è un condannato a morte”.”

Buona notizia. Da dare a al sig.Marroni e agli altri cialtroni di questo governo provvisorio. Si chiama “obiezione di coscienza” o “disobbedienza civile”. Una “obiezione”(nostra) come risposta alla “abiezione” (loro).

“Noi non denunceremo nessuno”ultima modifica: 2009-02-05T19:34:00+01:00da pelikan-55
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Un pensiero su ““Noi non denunceremo nessuno”

  1. La sostanza è buona, il meccanismo è pericoloso.
    La chiesa sta diventando un super stato che risponde solo ai propri dogmi e leader.
    Non la si può vezzeggiare se dice cose vicine e contrastare se dice cose lontane senza entrare nel merito che la chiesa ha deciso di non accettare il ruolo dello stato, o meglio, dello stato che agisce in modo a lei non consono.
    Da Reza Palevi a Komeini il passo è stato di mille anni indietro.
    E’ questa la nuova modernità? La militanza religiosa?
    Lo stesso giorno la chiesa afferma che non eseguirà una legge dello stato sui clandestini, ma dice anche che vuole un decreto legge che sancisca la sua idea di autodeterminazione verso le cure.
    La chiesa invece dovrebbe tornare ad esercitare un magistero morale, che orienti la coscienza delle persone che aderiscono ai suoi precetti, anziché porsi come metro per la vita civile di tutti.

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