Protezione civile

E poi la realtà riprende il sopravvento: attraverso la tragedia dell’Aquila ci rendiamo conto dell’arretratezza di un paese che vuole costruire i ponti sugli stretti e poi vede crollare palazzi di fintocemento armato. Un paese che fa l’alta velocità a favore dell’alta voracità di pochi noti e lascia le ferrovie, quelle vere, quelle di tutti i giorni, in condizioni penose.

Facciamo finta di essere fra i grandi della terra, ma più che alla Svezia assomigliamo al Montenegro (non l’amaro, il paese delle aquile). All’Aquila il terremoto stavolta aveva fatto l’educato, da dicembre andava avanti ad avvertire, pochi giorni fa un tecnico aveva preavvisato dell’evento. Magari anche 1 sola persona si poteva salvare. Per fortuna tanti studenti avevano anticipato le vacanze proprio per la paura del sisma in arrivo. Ma lo sappiamo: le Cassandre hanno sempre ragione ma finiscono male, stavolta con un avviso di garanzia per “procurato allarme”. Ci dicono che non è tempo per le polemiche e va bene, diciamo grazie alla Protezione civile che si sta dannando per salvare il salvabile. Ma “protezione civile” non sarebbe anche prevenire, costruire bene prima, non speculare? Tanto più in una zona già devastata in passato da altri sismi. In compenso siamo alla vigilia di un’altra ondata di mattoni, costruiti come capita, basta guadagnare. Fino alla prossima scossa.

Protezione civileultima modifica: 2009-04-06T18:58:00+02:00da pelikan-55
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Un pensiero su “Protezione civile

  1. Commento di mio padre, ottant’anni, muratore e agricoltore: “Il problema era l’edilizia ferma? Adesso possono costruire e ricostruire! Solo che sarà una seconda Irpinia… Sai in quanti ci mangeranno?” Qualche giorno fa, sconsolato, commentando la crisi, lui, nato nel ’29: “Non ci capisco più niente, siamo finiti in mano ad una banda di ladri.” In questo momento Vespa sta ronzando sulle macerie; il primo a lavorarci su… poi chissà quanti dibattiti seguiranno, e ci si dimenticherà delle cause vere, che non sono il terremoto.

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