Caduta libera

Ormai è una gara persa: uno pensa che si sia toccato il fondo e poi, oplà, il giorno dopo, ecco aprirsi un nuovo baratro morale. Adesso siamo alle liti famigliari in pubblico, alla moglie che, chiede il divorzio, accusando il marito, ultrasettantenne, fra l’altro, di andare con minorenni (ma il Codice penale non dice nulla? Esiste l’articolo 609, o no? Ma anche su quello il Lodo Alfano fa piazza pulita). E qual’è la reazione? Sdegno popolare? “L’Osservatore Romano” tuona? “Avvenire” strepita, indignato? Nulla. Un silenzio bucolico e armonioso. Un po’ di carità verso un vecchio, patetico, satiro. Anzi, c’è da aspettarsi valangate di sterco sulla Signora che ha avuto, sobillata dal Comintern, il cattivo gusto di lamentarsi.

Leggere i siti del Pollo delle Libertà (loro) per credere: insulti, volgarità postribolari, insinuazioni. Guardare (da lontano se non siete di stomaco forte) “Libero” e “Il Giornale”.

Del resto la storia è vecchia: quale maschio italico oltre i 50 non sogna l’avventura con la fanciulla, gratis o a pagamento poco conta? Qualche anno fa un facoltoso industriale modenese, over 50, raccontava divertito di aver corteggiato una giovane pulzella che, ostinatamente, gli si rifiutava. Messa alle strette e interrogata sul perchè del rifiuto, la giovane rispose candida: “Perchè siete vecchio e brutto!”. E allora il nostro industriale, estrasse il portafoglio e mostrandolo alla fortunata replicò: “Quanto ci vuole per diventare bello e giovane?”. Non sappiamo la replica della giovane, se conservò la virtù o (probabilmente) alzò il prezzo.

Silvio è tutti noi, industriali e no, belli e brutti, rappresenta perfettamente il genere “mascalzone latino”, padre di famiglia e puttaniere, padre e prosseneta, dal night alla cattedrale in un balzo. Tanto chi ti assolve lo si trova sempre, in questa Italia in caduta libera.

Caduta liberaultima modifica: 2009-05-04T22:19:00+02:00da pelikan-55
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