Fuga dalla realtà (uno e due)

Il premier (provvisorio) dice che l’Italia non deve essere un paese multietnico. Capisco che l’anziano satiro sia troppo indaffarato in feste e che la gnocca in quantità massiccia dia alla testa (tanto più a chi ha una certa età) ma mi chiedo: dove vive il (poco) onorevole cavaliere? Gira per le strade, lui che è un uomo del popolo? Mai andato in una scuola, un asilo? Mi ricorda un imbianchino austriaco che aveva fatto carriera che, chiuso in un bunker, spostava bandierine su una carta per mandare all’attacco divisioni inesistenti. Ma almeno lui chiuse la sua esperienza di governo in maniera dignitosa, ma questo qua? Per quanto dobbiamo tenercelo?

Dall’altra parte della barricata altri singolari personaggi si stanno impegnando per scomparire definitivamente dalla scena. Cancellati dal nostro parlamento appena un anno fa, anzichè andare tutti a casa (con pensioni e casali in campagna), lasciare spazio ad altri e unire, unire, unire i dispersi resti della sinistra estrema, hanno continuato a scannarsi per presentare liste e listine alle europee, con falci e martelli, trotzkisti e bordighisti. Ci mancano solo gli etruschi e i rosacroce e poi ci sono tutti. Questi qua, però, almeno sappiamo quando spariscono: il pomeriggio del 8 giugno, a urne chiuse e conti fatti. O no? Magari, si divideranno ancora! Io mi prenoto, aderirò alla corrente degli etruschi trotzkisti, tanto per stare sul sicuro!

Fuga dalla realtà (uno e due)ultima modifica: 2009-05-10T23:32:00+02:00da pelikan-55
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