Omini verdi?

Finiremo tutti leghisti? Tutti chiusi in casa o ad inveire contro questo e quello? O vogliamo affrontare il problema di questi omini verdi che non sono scesi da un disco volante ma sono i nostri vicini di casa? E se la lega, proprio perchè presente nel territorio come erano i vecchi partiti tanto deprecati, fosse l’unica oggi capace di sentire l’umore della gente, i loro problemi? Dando risposte sbagliate, razziste, demagogiche e xenofobe. Ma i problemi esistono e loro danno risposte. Abbiamo dissolto i partiti, creato club come se la politica in Italia fosse roba da circoli del golf, si sono dissolte le agenzie formative storiche e ora abbiamo gli omini verdi al 18% in Comune a Reggio. Non sarebbe ora di fare un bel mea culpa e di pensare come riportare il fenomeno lega ai suoi limiti fisiologici, quelli dei tipi da bar, verso il 2/3%. La gerarchia ecclesiastica non ha nulla da rimproverarsi? La lega in zone tradizionalmente bianche arriva al 30%, quei parroci non si sono accorti di avere a che fare con parrocchiani che votano un partito che con il Vangelo fa a pugni? O abbiamo tanti donRanza anche là? E quei pezzi di elettorato una volta di sinistra passati alla lega (anche a Reggio) non ci fanno pensare? Ma pensare e basta o ci spingono (sindacati, partiti, amici di “sinistra”) a far qualcosa? Magari, per i nostri amministratori, recuperare un rapporto con la gente? O aspettiamo di diventare anche noi omini verdi? Perchè una cosa è chiara: questi qua, di tornare sul loro disco volante e andarsene, non ne hanno nessuna intenzione.

Omini verdi?ultima modifica: 2009-06-10T19:19:00+02:00da pelikan-55
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Un pensiero su “Omini verdi?

  1. Caro Max, tutto giusto, come sempre, ma con una precisazione: non dobbiamo tanto porci il problema su come frenare la lega, irrimediabilmente ridurremmo la cosa ad un fatto di stile, quanto invece dobbiamo pensare ad occupare il nostro spazio con la politica, altrimenti lo occupano gli altri con le loro risposte fasciste.
    Sinistra dovrebbe dire leggere i problemi e le contraddizioni di una società che fa perno sulla speculazione per fare proposte alternative.
    L’immigrazione in Europa oggi che cos’è se non un grande problema di sfruttamento senza regole di schiavi moderni?
    La sinistra riesce solo ad incartarsi fra battaglie di pseudo principio e auto rigurgiti razzisti (ci dimentichiamo il consiglio dei ministri convocato d’urgenza da Veltroni in persona per varare una legge etnica?).
    Invece dovrebbe partire proprio dal nodo che dovrebbe esserle consono, la mercificazione dell’uomo e del lavoro.
    Nel merito ho scritto una proposta che pubblicherò da domani sul mio blog, oggi no, pubblico Berlinguer a 25 anni dalla sua morte. Chissà che quei dissennati che l’han succeduto non trovino il coraggio di fare un bilancio delle proprie nefandezze. Occhetto, ma anche Veltroni, che a parte il disastro recente tamponato alla meglio da Franceschini, nei primi anni 90, mentre la giovane Lega batteva già i temi dell’immigrazione agli albori, lui rispondeva con il buonismo patetico e proponeva l’industria italiana delle fictions.

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