Parole e parole

Un caro amico mi metteva in guardia dall’usare il termine “satiro” rivolto al nostro premier provvisorio, per evitare rischi di denunce per insulto al capo del Governo. Ora, il dizionario della lingua italiana alla voce “Satiro” riporta: “persona morbosamente lasciva o lussuriosa”. Un 73enne, capelloriportato, liftingato, taccato e mascarato, che si accompagna con 20,30 ninfette (anche minorenni) può definirsi tale? Neppure l’orrido e ghignante Ghedini potrebbe negarlo. Del resto la lingua italiana è così complessa, ricca e predisposta alla perversione, che può vantare un apposito “Dizionario dei sinonimi e dei contrari” che non credo disponibile in tanti altri idiomi. Quindi ritengo, a sfidare eroicamente il ghignante Ghedini, che il capo (provvisorio) del governo sia etichettabile come satiro. Termine che mi richiama, per assonanza, quello di “satrapo”, ma il buon Sartori preferisce quello di “sultano”. Cosa questa che un po’ mi dispiace. Per me il termine “sultano” si lega a Salgari, a reggie favolose, elefanti con il baldacchino, non a baldracche e ville stile cafonal.

Magari meglio “Califfo”, che ci rimembra tale Califano, noto gentleman romano ben apparentabile al suddetto satrapo, pardon satiro, anzi sultano. Mah, ci saranno altri termini disponibili? Corro a consultare il benefico “Dizionario dei sinonimi e dei contrari” e poi vi saprò dire. Nell’attesa godiamoci l’attualità: a Parma panchine solo per anziani e non per le badanti (giusto: staranno in piedi a fianco o accucciate come cagnolini?), a Milano niente assembramenti nei luoghi pubblici come ai tempi di Bava Beccaris e del gen. Roatta. Bella Italia (si fa per dire).

Parole e paroleultima modifica: 2009-06-16T22:41:00+02:00da pelikan-55
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2 pensieri su “Parole e parole

  1. Caro Max, per quanto mi sforzi, non riesco ad avercela con Berlusconi.
    Lui si fa i suoi ed i nostri, lo fa bene, con profitto (personale).
    Quello che invece mi preoccupa e spesso mi avvilisce è ciò che lui incarna e gli italiani professano, il Berlusconismo. E qui, è libera scelta di ciascuno.
    Chissà se San Pietro lo considererà un reato punibile, quando ci presenteremo al suo cospetto, ciascuno presentando il risultato del proprio libero arbitrio.
    Speriamo che la sua chimica non abbia già infettato anche l’aldilà.

  2. Con il clamore dei fatti di oggi vorrei stopparti sul nascere: non vorrai mica che il nostro capo del governo frequenti i viali in cerca di prostitute, spero…

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