Il problema Lega

Ci sono tutta una serie di luoghi comuni, di autodifese di un paese, che servono ad avere un po’ meno paura, a pensare che tutto alla fine si aggiusta, a credere che noi siamo diversi dal resto del mondo, o quasi. L’aver vissuto, per un ventennio una dittatura tra le peggiori in Europa, come il fascismo, ha portato un sacco di gente a pensare che non sarebbe mai più accaduto, che il nostro paese, con quella cultura per metà cattolica solidarista, e per metà comunista ed egualitaria si sarebbe salvato da guai peggiori. Per molto tempo funzionò così, e per molto tempo si è pensato che tutto quanto sembrava uscire da questi schemi non poteva essere altro che una bizzarria, una curiosità, un’eccentricità, persino un qualcosa di comico.
Ma purtroppo non è vero. Il fascismo non fu una parentesi, come voleva Benedetto Croce, il paese è sempre stato su un crinale, in bilico, e forse ha ragione chi dice che l’eccezione, o la parentesi, non fu il ventennio del fascismo, ma semmai i 50 anni successivi di prima Repubblica. Dunque che non siamo mai stati un paese con una vera autentica e solida cultura democratica e civile, ma siamo sempre stati un paese con tentazioni autoritarie, con una scarsissima consapevolezza dei diritti e dei doveri in un paese democratico.
Ora quello che accade attorno alla Lega Nord, è qualcosa che da troppo tempo viene sottovalutato. O al massimo ridicolizzato. Le ronde padane (e mica solo quelle di oggi), le dichiarazioni fuori luogo di ministri e dirigenti del Carroccio, la militanza razzista e xenofoba di buona parte dei leghisti minimizzata, come fosse un gioco innocuo, un qualcosa per far sfogare qualche basso istinto, e niente di più.
E invece la Lega è un partito pericoloso, dove il razzismo pesa seriamente, dove gli atteggiamenti xenofobi sono evidenti. L’assessore al territorio della Lega, alla Regione Lombardia, ieri ha detto: “È inammissibile che anche in alcune zone di Milano ci siano veri e propri assembramenti di cittadini stranieri che sostano nei giardini pubblici, a ogni ora del giorno e della notte, come avviene per esempio ormai da qualche giorno in piazza Oberdan”.
Dunque gli stranieri neppure più ai parchetti potrebbero stare. E smettiamola di sorridere a queste uscite, quasi fossero sciocchezze di gente incapace di intendere e di volere. Cominciamo con il dire seriamente, che esiste un problema, su cui non è più lecito scherzare. Il problema di un potente partito, un potente movimento, capace di influenzare il Governo in modo deterninante, e assolutamente incivile, razzista, e con una forte tendenza autoritaria. Che fare?

Roberto Cotroneo

http://www.unita.it/rubriche/cotroneo

Il problema Legaultima modifica: 2009-06-17T11:56:00+02:00da pelikan-55
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