E’ dura, davvero dura…

E’ dura, davvero dura, continuare ad essere di sinistra. Lo confesso, faccio il mio outing di elettore in difficoltà. Non bastasse la marea di letame che il premier solleva ogni giorno (ma Pansa lo chiama “brodo” in cui andrebbe lasciato il suddetto) capitano cose che metterebbero a dura prova un dromedario assetato. In due giorni (due) ci siamo beccati le alte considerazioni di D’Alema (ieri) e di Rutelli (oggi) sul PD, la vita, il mondo, il cielo e la terra. Mi rivolgo agli amici e quindi non vi do neppure le indicazioni per ritrovare i loro testi sul web. Agli amici scherzi simili non si fanno! Io me li sono letti. Confesso. Alla fine ero incerto se iscrivermi al Partito nazista dell’Illinois o chiedere un periodo di servizio civile in qualche bidonville africana. Il nulla totale, un linguaggio da tagliarsi le vene alla seconda riga. Testi che potresti scambiarli e nessuno se ne accorgerebbe tanto sono inutili, fumosi e tragicamente grotteschi.

Rutelli (ex radicale, sconfitto nel 2001, convertito al credo vaticano-che con il cristianesimo c’entra quanto i classici cavoli), D’Alema (Segreteria Pci 1988, il “genio” della politica, come quei “geni” del pallone che passano la vita a centrocampo senza mai fare un gol). Eccolì lì. E nessuno ride. Nessuno si alza in piedi e come direbbe Totò “Ma mi faccia il piacere!”.

E noi, elettori in difficoltà, dovremmo aspettare il “verbo” da simili condottieri? Andare in battaglia, cantando giulivi dietro simili leader? Ho capito solo una cosa che ionoi saremmo l’antipolitica, loro la politica. Una cosa è certa: non so cosa io sia ma certamente non sono come loro.

Oggi è una giornataccia: incomincio a pensare che finiremo tutti leghisti e che la cosa ci piacerà pure (si fa per dire).

 


E’ dura, davvero dura…ultima modifica: 2009-07-04T19:07:00+02:00da pelikan-55
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2 pensieri su “E’ dura, davvero dura…

  1. Vorrei aggiungere sale alle tue ferite, giusto per dare più sostanza alla sofferenza.
    Rutelli è riuscito a criticare da sinistra il fu governo Prodi, biasimando in cuneo fiscale regalato agli imprenditori.
    Da Repubblica Web (che come dice Cicchitto è il vero leader dell’opposizione assieme a Di Pietro):

    Il leader dei Lib-Dem si lascia andare ad un’analisi impietosa dello stato di salute del Pd: “Se siamo lontani dal popolo è anche perchè siamo stati troppo inchiodati ad una raffica di politically correct che spesso non aveva ragion d’essere”. Ricorda i provvedimenti del governo Prodi come il cuneo fiscale e aggiunge: “Abbiamo dovuto fare stranissime geometrie tra deduzioni e detrazioni per cui nessuno ci capisce e le persone non se ne accorgono”.

    Caro Max, non so se tu hai ancora voglia di innamorarti del leader giusto, probabilmente è questa ricerca che sfianca l’elettorato della post-sinistra.
    Credo che manchi invece il motivo per esistere, ovvero un sogno da realizzare.

  2. Vorrei inoltre aggiungere una cosa, da esterno.
    In questi giorni, osservando come si muovono e parlano i dirigenti PD (Fassino, Franceschini, Serracchiani, Marino) mi vien spontaneo pensare che D’Alema è di un’altra classe, superiore e migliore.
    Se poi penso a dove ha portato questa classe mi vien da piangere.

    Forse non è più tempo di far politica per chi la intende come una emancipazione dell’uomo, oggi la politica è una occasione professionale assimilabile all’amministrazione condominiale.

    Al contrario di te, io aborro la definizione di “paese normale” (formula coniata dal Massimo D’Alema) che è l’anticamera dell’ecumenismo Veltroniano, vorrei invece una speranza da perseguire. Cercare l’isola che non c’è, sapendo che è l’atto della ricerca che ci rende migliori.

    Francamente questa politica non mi prende.

    Anzi: temo la fregatura.

    Sono convinto che a far fuori Berlusconi saranno quelli del suo schieramento e che dopo, in un governo di salvezza nazionale, passeranno le peggiori cose, prima fra tutte il blocco delle pensioni.

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