Notarella filmica

Essere costretti, temporaneamente, in casa, ha i suoi lati (pochi) positivi: si legge, si scrive, si guardano film. Avevo perso  “Il Caimano” e l’ho visto in santa pace. E sono rimasto colpito, fra le altre cose, da un elemento. Nella parte finale, quando Moretti assume direttamente il ruolo del rettile, pronuncia una serie di battute, di considerazioni, dell’uomo politico che rappresenta. Era il 2006.

Oggi, 2009, il vecchio satiro dice quelle stesse cose. Allora dovevano suonare con una punta di grottesca cattiveria, oggi ci testimoniano della sua fine. Sì, perchè se, finalmente non è la sinistra che rincorre lui ma lui è rimasto incagliato in battute e concetti già da film 3 anni fa, vuol dire che la macchina si è inceppata, il neurone scricchiola, la pillola fallisce, i servi non leccano più come una volta.

Il grande venditore usa, oggi, slogan, vecchi di tre anni. Così si perdono i mercati. Ikea rinnova il catalogo ogni 11 mesi, X-box et similia ogni sei.

Certo la “sinistra” manco sa dove sia il suo catalogo “deve avero infilato da qualche parte, signora mia, un attimo che glielo trovo…ma come, era qui…c’era…sono sicuro…”. Del resto, se ancora a vent’anni dalla caduta del Muro siamo a leggere e discettare sui comunicati stampa di cicciobello, aurelianobuendia di Gallipoli e del beltenebroso di Venezia, vuol dire che qualche giro ce lo siamo proprio perso

Una battuta del film:

“Voi italiani siete un popolo a metà fra orrore e folclore…” (Jerzy Stuhr)

Notarella filmicaultima modifica: 2009-11-03T18:00:00+01:00da pelikan-55
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