Foibe: piccole bufale sulla stampa quotidiana

Foto_Foibe.jpgVabbè che Reggio sia ormai una metropoli di 170.000 abitanti (dati ufficiali al 31.12.2010) e che possa vantare ben quattro quotidiani, quello però che ogni giorno passa sotto i nostri occhi di attenti lettori spesso supera non solo il buon gusto ma anche quel moderato senso di ritegno che dovrebbe animare i cosiddetti “operatori della comunicazione”.

Il prossimo 10 febbraio si celebra il cosiddetto “Giorno del Ricordo”, nato all’insegna di “voi [ebrei, cattocomunisti, antifascisti] avete la “Giornata della memoria”? Noi [postfascisti, anticomunisti, etc..] abbiamo la nostra giornata!” E infatti a Reggio la ricorrenza viene appaltata dal Comune alla destra, e nella fattispecie al consigliere di lunghissmo corso (sedeva in Sala Tricolore già ai tempi di Breznev) Marco Eboli. Tutti felici. Il Comune che dimostra di essere “moderno”, la destra che può così piantare la propria bandierina (nera? azzurra?) nella già rossa Reggio.

Però. La ricorrenza è, oltre ogni evidenza, semplicemente una occasione politica. Non si propone nessuna lettura storica delle vicende del confine orientale. Si ripropone per il terzo anno la solita mostra (che negli anni trascorsi ebbe qualcosa come una cinquantina di visitatori), si chiamano in Sala del Tricolore (sì, proprio lì) Associazioni irredentistiche, si attribuiscono premi intitolati a personaggi discutibili, “reduci” dalle foibe.

Mi hanno spiegato che si chiama politica, a me sembra, per dirla con Fantozzi, “una boiata pazzesca”. Ma tant’è, chi siamo noi, per obiettare, storici?

La stampa segue. Oggi su “Il Giornale di Reggio” è apparso l’articolotto sopra esposto. Con tanto di foto. Didascalia “Una foto d’epoca delle vittime delle foibe”. Capperi! Guarda sti’ feroci slavi che fucilavano poveri italiani prima di buttarli nelle foibe (ma non li buttavano direttamente dentro senza sparare? Si faceva prima e costava meno..). Commozione e lacrime patriottiche.

Peccato che la foto riportata sia stata scattata il 31.7.1942 a Loska Dolina (Krizna Gora).   Didascalia corretta “Truppe italiane fucilano ostaggi del paese di Dane”. (http://www.criminidiguerra.it/immagini/f2fucilaz.jpg).

Ma vogliamo stare a guardare queste quisquiglie? Il paradosso è che gli eredi dei principali responsabili della reazione jugoslava all’invasione e alle violenze italiane sono oggi quelli che vengono a proporre queste belle iniziative che, purtroppo, coinvolgono anche le amministrazioni che noi abbiamo eletto e che ci vengono poi a parlare di “memoria”…

Tempi duri, non c’è che dire, tempi in cui, per dirla con le streghe del Macbeth “Il bello è brutto, il brutto è bello”.

Good night and good luck!

Foibe: piccole bufale sulla stampa quotidianaultima modifica: 2011-02-04T17:04:00+01:00da pelikan-55
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