Un popolo stupefacente

Siamo un popolo stupefacente! Non solo perchè quello che vediamo ormai ogni giorno può essere frutto solo di uso di sostanze (di bassa qualità) assunte con grande liberalità, ma anche perchè siamo pronti a meravigliarci, sbalancando la boccuccia e sbarrando gli occhietti con un “ooh! di meraviglia, stile Alicenelpaesedellemeraviglie, di fronte alla notizia farlocca della giornata. Siamo sempre pronti alla “stupefazione” (termine colto proferito da un architetto nell’atto di esporre i suoi meravigliosi progetti per la nostra città). Allora ci “stupefiamo” per cose che logicamente ci arrivano sui cabasisi. Un paio di esempi.

mfl_predappio_2009p.jpgHo riportato l’articolo di Maurizio Viroli sulla necessità dell’antifascismo. Alcuni deputati hanno presentato un pdl (progetto di legge, non porcata del leader) per abolire le norme tansitorie che vietano la ricostituzione del disciolto partito fascista, etc.. Sconcerto, indignazione, finanche skifani ha disapprovato. Bene, bravi. Però. A Predappio chi è sepolto e onorato? Pietro Gambadilegno? Omer Simpson? Forza Nuova, Casa Pound cosa sono? Succursali del Rotary? Quando mai un giudice ha condannato qualcuno per “apologia di fascismo?” Tant’è che quando nel 2005 trovammo in un autogrill a Udine bottiglie di Cabernet con etichette dedicate a Himmler, Goering e simili gentiluomini (una la conservo in cantina ma non la berrò mai, il vino deve essere schifoso) gli avvocati ci sconsigliarono da sporgere denuncia “tanto nessun giudice la prenderà in considerazione…c’è libertà di opinione..” E ora ci stupefiamo? Provate a disegnare una svastichetta in Germania e poi diteci dove mandarvi le arance e i biscotti per i carcerati…Qui il fascio è una “opinione”. Del resto ascoltate in questi giorni la radio e ascolterete lo spot dell’ultima collana di Hobby&Work “Benito Mussolini e il fascismo”, in due comodi DVD da acquistare in edicola. Ma sì, stupefiamoci!

La lega (scusate la parolaccia) ha proposto gli eserciti regionali. Ohhh, vergogna, brutti, cattivi, non si fa così. Perfino Ignazio LaRissa ha sputazzato fuochetto e fiammine. Bravi, bene. Però. Cosa deve fare la lega perchè tutti capiscano che è un movimento razzista, xenofobo, violento, non fascista bensì più simile all’ideologia nazi (terra e sangue)? Un movimento con cui non si tratta. Punto. Non bastano i signori che si aggirano nel Consiglio Comunale di Reggio? Maneschi e bevitori. Gentaglia per i quali il minimo è di sussumere (bello, eh) il loro slogan “Fuori dalle palle!” ma anche fuori dai luoghi di rappresentanza democratica. La democrazia è fragile, non può sopportare tutto, e lo stiamo vedendo. Se non si mantengono ben fermi i principi della Costituzione chi la vuole distruggere ha gioco facile. Nel 1933 un imbianchino austriaco ci fece vedere come si fa, e anche lui e i suoi erano stati eletti democraticamente.

Allora, anzichè stupefarci un giorno sì e l’altro no, ripartiamo dai fondamentali: dalla nostra storia, lavorando ogni giorno (la “manovalanza democratica”) andando a ripetere a tutti, i nostri e gli altri, come si è costruita la nostra democrazia, com’è stato difficile farlo e come tocchi a noi, ora, dare il nostro piccolo contributo perchè continui ad esistere, in Italia, quella democrazia. Magari serve.

 

Un popolo stupefacenteultima modifica: 2011-04-06T10:54:00+02:00da pelikan-55
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Un pensiero su “Un popolo stupefacente

  1. Concordo.
    Dalla stupefazione dovremmo passare all’indignazione, e trasformare questa in energia creativa e fattiva.
    Ma…?

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