Modesta proposta (una anzi due): 1. Rendere OBBLIGATORIA l’esperienza missionaria nel percorso formativo di ogni aspirante sacerdote; 2. Rendere OBBLIGATORIA l’esperienza missionaria nel curricolo per accedere a posti di responsabilità (far carriera), in misura proporzionale alla durata dell’esperienza: parroco? 2 anni di missione; vescovo vicario? 4 anni; vescovo 5 anni; arcivescovo? 6 anni; Presidente della CEI? 9 anni. Sono convinto che una norma di questo tipo ci avrebbe salvato da tanti disastri passati e ci proteggerebbe nel futuro da quelli venturi.
Che dite? Non si può? Il Codice Canonico non lo prevede? Ah, beh, si beh…, dimenticavo questi non sono i famosi “principi non negozziabbilli…”
p.s.: apprendo oggi (1 settembre) che don Ranza, noto parroco reggiano, ha passato alcun anni in missione. Beh, come si dice, ogni eccezione ha la sua regola. E poi la mia era una modesta proposta, per i miracoli sto studiando…