No, Belpietro no!

belpietro.jpgNo, Belpietro no! Non toccatemi Belpietro, una così brava personcina, compita, educata, con un alto senso civico e morale. No. Lui no. Anche perchè di martiri e di eroi questo povero paese non ha bisogno. Quindi non ripeterò le ovvie osservazioni della stampa di oggi, quasi si dovesse dire ancora che la libertà di informazione è la premessa non la conseguenza di qualunque riflessione. Libera penna in libero stato.

No, Belpietro no. E poi, come? Con una calibro nove? Roba da Brigate Rotte o da KGB! Ma siamo matti? E’ vero, leggendo la roba che Belpietro scrive anche a me vengono idee che non condivido, ma mai la violenza. “Una risata vi sommergerà” si diceva una volta e allora al massimo, immaginiamoci una qualche punizione per il nostro mancato (per fortuna) martire: 1. Guttalax nel caffè e nell’enterogermina; 2. Pece e piume; 3. Verniciarlo di giallo (smalto lavabile, eh?); 4. Come Alex di arancia Meccanica costringerlo a vedersi 15 volte “Caterina va in città” di Virzì (troppo? beh 10 volte), in alternativa 20 volte un dibattito fra Bertinotti, D’Alema e Pecoraro Scanio; 5. Mettergli in cuffia a palla 6 ore di litanie di G.L.Ferretti (troppo? beh, sì, forse Amnesty Int. avrebbe qualcosa da dire..per la cuffia!).

Insomma un po’ di fantasia, che diamine, e poi, se ci togliete anche la risata, che ci resta?

C’è sempre qualcuno più a nord di te…(ovvero: i “padani” sono terroni)

campagnacontrofrontalieri.jpgPena del contrappasso per i lavoratori “padani” che tutti i giorni attraversano il confine svizzero. Dal Canton Ticino infatti è partita l’iniziativa “Bala i ratt” (www.balairatt.ch) contro l’invasione quotidiana dei 45mila frontalieri del Belpaese. Nella homepage del sito, curata dalla Ferrise Comunicazione di Muralto, tre ratti sono alle prese con la spartizione di una forma di Groviera e raffigurano gli obiettivi della pubblicità: gli italiani che portano via il lavoro ai ticinesi, gli stranieri responsabili del 70% dei reati e il “paladino delle cause perse” Giulio Tramonti che brandisce lo scudo fiscale contro chi ha la “colpa di voler mettere al sicuro i propri soldi”. Nei giorni in cui spopolano le invettive di Bossi contro i “porci” romani, gli svizzeri ricordano ai “padani” che, per loro, sono solo “terroni”. Anche se sono muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori o professori. Proprio come tanti meridionali che lavorano nel Nord del Carroccio.

Eleonora Bianchini

Il Fatto, 29.9.2010

E’ tutto vero..

basso appennino reggiano.jpgGiornate un po’ afasiche anche qui a FB, vedo cose che non sembrano vere. Drogo, che mi vuole bene, mi tira per la manica come a dire: “Lascia perdere”. Già, meglio un buon libro o la vista dagli spalti di FB sull’Appennino luminoso nel cielo azzurro di stamattina.

Accuse per storie di appartamenti a Montecarlo lanciate da chi? Da chi fa della corruzione uno stile di vita e di governo.

Il Presidente dello IOR (Impossibile ottenere redenzione) viene inquisito per riciclaggio di 23 milioni di euro e il Papa che fa? Lo riceve a corte dove riceve l’omaggio dell’ultima fatica del Presidente, un bel volume dal titolo significativo “Denaro e Paradiso”. (n.b. è tutto vero)

Il presidente di Unicredit viene dimissionato con soli 40 milioni di euro di liquidazione e, bontà sua, precisa che ne darà 2 (due)in beneficenza. Uno così merita di più: è infatti qualcuno lo ipotizza prossimo candidato del PD (n.b. è tutto vero).

La leeegha, attraverso un nobil signore sindaco di Treviso, afferma di rifiutare l’inno di Mameli, o, almeno, di eseguirlo senza cantare il testo. Come era per l’inno della cara, vecchia DDR. (n.b. è tutto vero)

La Enterogelmina e LaRissa firmano un protocollo con la Regione Lombardia per istituire corsi paramilitari nelle scuole. Fra le materie del corso: soppravvivenza, tiro con l’arco e con la pistola. Finalmente una scuola formativa. Speriamo che il corso sia assistito da un apposito cappellano paramilitare fornito da Comunione e militarizzazione. (n.b. è tutto vero)

A Reggio, per migliorare la zona di via Turri, prima ti abbattono un garage fatiscente e fanno una bella piazza, appena inaugurata e dedicata a Domenica Secchi (una dei nove uccisi alle Reggiane il 28 luglio 1943) con relativo monumento, poi ti deliberano di costruire, al posto della nuova piazza un bel casermone (nel senso proprio del termine, visto che dovrebbe ospitare il comando dei Vigili urbani) (n.b. è tutto vero).

In tempi di tagli (la litania è la solita “non ci sono soldi”) il nostro Comune spende alcune centinaia di migliaia di euro per la “comunicazione”, mentre taglia l’acquisto di libri alle biblioteche (n.b. è tutto vero).

Fra lo stupore generale (e una diffusa commiserazione) un nostro “Amministratore” ha dichiarato che, visto che non è compito di un Comune gestire archivi, si devono coinvolgere i privati e così rendere meno incomprensibile la cosa ai cittadini. (n.b. è tutto vero) Domanda: se non è compito di un Comune gestire e promuovere la propria memoria di comunità, è compito di un Comune destinare soldi pubblici alla fotografia europea, mondiale, galattica?

Ha ragione Drogo: “Lascia perdere, godiamoci questo cielo trasparente di inizio autunno”…

Merchandising padano

sole-delle-apli-300x225.jpgRegalo un’ideuzza a qualche imprenditore: perchè non realizza e mette in vendita un bello zerbino come quello della nobile scuola della leeeegha di Adro?

Un bello zerbino su cui pulirsi le scarpe tutte le volte che si torna a casa?

Sì, lo so, c’è un rischio: tornare a fare come si faceva da bambini. Saltare nelle pozzanghere apposta per infangarsi ben bene. Ma volete mettere il gusto?

Stanchezza

mafalda-thumb.jpgSono stanco.

Sono stanco di vivere in un paese dove la storia e la memoria sono offese ogni giorno. E con esse chi di storia e di memoria si occupa.

Sono stanco di vivere in una città che ha perso la propria memoria e rifiuta di confrontarsi con la propria storia.

Sono stanco di sentire amministratori (da me “eletti”) che: “bello, ma non ci sono i soldi…” (1990); “Interessante, ma non ci sono i soldi…(1994); “Sarebbe molto bello, ma non ci sono i soldi…(1995); “Si è vero, ma non ci sono i soldi…(1997); “Si potrebbe fare, ma non ci sono i soldi…(1999); “Queste sono le cose giuste, ma non ci sono i soldi…” (2001), etc, etc. e intanto hanno sputtanato soldi (1994)(1995)(1997)(2001)…2010 che manco ci ricordiamo più tutti.

Sono stanco di amministratori di (centro) sinistra che fanno scelte culturali di destra ma non accettano di pagarne le conseguenze politiche e si nascondono dietro l’eterno mantra “ma non ci sono i soldi…”, salvo poi proporci un fondamentale convegno su “La ipoteposi del carciofino e la obliquità del logos a Portofino“, gettando qualche decina di migliaia di eurini solo per l’ufficio stampa…

Sono stanco di aver continuato a dare il voto a questa gente.

Sono stanco di avere ragione 5, 10, 15, 20 anni dopo e dover constatare che quello che pensavo sarebbe stata una boiata..è stata una boiata!

Sono stanco di dover vivere in balia del primo (e mai ultimo) amministratore/dirigente che, gonfio del suo vanesio personalismo, del suo pressapochismo e/o arrivismo può decidere dell’esistenza quotidiana di persone che non chiedono altro che rendersi utili alla crescita della propria comunità, dopo aver studiato a tale scopo.

Sono stanco di una stampa buffona e di presunti “operatori dell’informazione” che, spero, siano almeno ben prezzolati per scrivere le puttanate che leggiamo ogni giorno.

Sono stanco di politici e amministratori mediocri, gente ai quali non affideremmo un condominio (3 appartamenti al massimo, eh..) ai quali abbiamo lasciato-e lasciamo-gestire la nostra città.

Sono stanco ma so bene che “sono duemila anni che i cani abbaiano alla luna, eppure i cani sono sempre cani e la luna rimane la luna” e quindi per concludere questa geremiade con una frase tratta dai classici: “Sono troppo vecchio per queste stronzate” (D.Glover in Arma letale).

p.s. Tranquilli, domani torno a FB a far la festa a una buona bottiglia perchè, come dice Francesco “non c’è niente che non resti e che non passi con il vino”.

Aderiamo tutti!

 

simboli-padani-ad-adro.jpgIn provincia di Brescia una scuola della Repubblica Italiana è stata trasformata in un istituto padano e ricoperta dai simboli leghisti su ordine di un sindaco che ha potuto contare sulla colpevole indulgenza del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. Un sopruso e un oltraggio. Davanti all’inerzia e al silenzio delle istituzioni e della politica che preferiscono girare la testa dall’altra parte (articolo di Elisabetta Reguitti) chiediamo l’immediata cancellazione di quei simboli tracciati con intenti secessionisti e in evidente spregio al principio costituzionale della Repubblica una e indivisibile (blog di Paolo Flores d’Arcais).

Il link per aderire è: http://www.ilfattoquotidiano.it/

Partiti feudali (Marco Boschini)

dellai_ivan.jpgIl feudalesimo, detto anche “rete vassallatico-beneficiaria”, era un sistema politico prima che sociale; si affermò nell’Europa occidentale con l’Impero Carolingio (IX secolo), fino alla nascita dei primi Stati nazionali, anche se i suoi strascichi si protrassero fino al XVIII secolo, agli albori dell’età contemporanea. In senso sociale ed economico fu un’evoluzione della società curtense.

Il sistema feudale trasse origine da due tradizioni antiche e simili – quella germanica dei fedeli che contornavano il capo e quella romana dei clienti dell’amministratore delle province – che si erano incontrate nei regni romano-barbarici. L’uso del capo barbaro di circondarsi di fedeli, già testimoniato da Tacito, aveva avuto un chiaro sviluppo nell’età merovingia, quando intorno alla figura del re s’era formato un gruppo di guerrieri scelti (trustis) che gli prestava il servizio militare e che per questo si collocava su un piano più alto nella scala sociale: chi feriva o uccideva uno di loro pagava un indennizzo, ilguidrigildo, triplo rispetto al normale.

Tra IX e X secolo l’Europa, che aveva conosciuto un momento di prosperità durante la nascita dell’Impero carolingio, era presto ripiombata nell’insicurezza e nella difficoltà indotta dalla mancanza di un potere centrale.

In questo contesto nacque “dal basso” la richiesta di nuove strutture di potere che andassero a colmare spontaneamente quei vuoti di potere deferiti dalla lontana monarchia imperiale. Ne nacque così il fenomeno dell’incastellamento, con la costruzione di insediamenti fortificati da cinte murarie, dove era presente la dimora del signore locale (“mastio”, “cassero” o torre), i magazzini delle derrate alimentari, degli strumenti di lavoro e delle armi, le abitazioni del personale e, attorno ad esso, le varie unità insediative e produttive.

Le persone che gravitavano attorno al castello erano tutte legate da precisi rapporti di dipendenza al signore. Esisteva un sistema gerarchico piramidale che si ricollegava ai pubblici ufficiali che possedevano una signoria (duchi, marchesi e conti), che a loro volta dipendevano dal sovrano.

Nell’847 il capitolare di Mersen invitava gli uomini liberi a scegliersi un capo tra gli uomini più potenti del territorio e mettersi sotto la sua protezione; e nel X secolo anche una norma del diritto anglosassone sanciva che l’uomo privo di un signore, se la famiglia non lo riconosceva come suo membro, era equiparato ad un fuorilegge.
Il vassallaggio è un rapporto di tipo personale che si instaurava nel sistema vassallatico-beneficiario. Si trattava di una sorta di “contratto” privato tra due persone, il vassallo e il signore: il primo si dichiarava “homo” dell’altro, durante la cerimonia dell’”omaggio” , ricevendo, in cambio della propria fedeltà e del servizio, protezione dal signore.
Questa sintesi storica tratta da Wikipedia calza a pennello per descrivere cosa sono diventati i partiti e i signori che li animano in questa cosiddetta seconda repubblica.
Proprio mentre il circo mediatico rimonta le sue tende e manda in scena l’ennesimo anno di talk-show in cui si dibatterà del e sul nulla, e gli anchorman potranno decidere quale tettona o leccaculo omaggiare di un seggio garantito per le prossime elezioni anticipate, appare ormai evidente e intollerabile la deriva strutturale assunta da questi potentati…

In questo sistema poi, è chiaro, a scalare l’ordine piramidale è il funzionario ligio, l’amministratore mediocre signorsì, il figlio di papà, la donna in simil-carriera…
Il dramma è che questi partiti feudali infettano le istituzioni, a tutti i livelli, spolpandole con sempre maggior voracità a proprio uso e consumo: tangenti, poltrone, gare d’appalto truccate, favori, omissioni, inefficienza, ladrocinii…

Non resta che spezzare questa catena, uscire dal sistema, denunciandolo, e continuando al contempo nel tentativo che dal basso si sta facendo per costruirne un altro, di sistemi.

Orizzontale. Trasparente. Concreto. Efficiente. A servizio dei cittadini, tanto per cambiare!

Vedere video a: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/16/partiti-feudali/61302/

I migliori e quelli no…

tiscrivoperche_buonanotte04_cp.jpgPensierino della sera. L’altro giorno parlavo con un amico residente in un Comune della Provincia, mi parlava di una persona “è bravo, onesto, preparato, è stimato..”. Io subito (ingenuo): “Beh, allora, potrete fare lui Sindaco alle prossime elezioni…”. L’amico mi guarda con l’aria di chi sta parlando con uno appena sceso con l’ultima piena: “Appunto per quello, lui non farà mai il Sindaco…c’è già chi, si sa, lo farà, non è bravo, non è preparato ma deve (e calca sul “deve”) fare il Sindaco..”

Nulla di nuovo. Però. Il problema della classe dirigente, a tutti i livelli (civile, politica, economica, ecclesiastica) è ormai IL problema. Vi invito a un piccolo test: pensate alle dieci persone migliori che conoscete e ditemi quante di loro sono in politica. Io non ne ho contate nessuna fra la mia topten. Al massimo qualche mediocre, limitato, testone.

Secondo test: da uno a 10 quanto vi sentite rappresentati dai nostri rappresentanti?

Buona notte e buona fortuna.

Bella gente..

8.jpgQuesto bel tomo sghignazzante sarebbe il Sindaco di Adro, ridente località del bresciano dove è stata inaugurata una bella scuola leeeeeghista. Il bel tomo indica un povero Cristo extracomunitario, già inchiodato una volta per salvare individui come il sindaco dalla dannazione eterna, e nuovamente inchiodato al muro perchè così qualche comunista non possa staccarlo.

Cosa starà dicendo quel bel tomo leeeghista?

a. Uèh…tel chì al crist!

b. L’om inciuldàa inscì scapa no…

c. L’è un terùn ma…

Lo so, amici cari di FB, è difficile restare calmi. I leeeeghisti non li tollero perchè (oltre a 1000 buoni motivi) mi fanno avere idee che non condivido, tipo: 1. Sorvolare Adro con un branco di mucche diarroiche e coprire la ridente località di concime organico; 2. Augurare al beltomo ghignante (e giunta annessa) un attacco di cacarella a spruzzo; 3. La peggior cosa per un leeeeghista: come Alex in Arancia meccanica costringerli a forza a leggere libri, leggere libri, leggere libri…. Lo so, quest’ultima idea sfiora il sadismo puro ma, che volete, a me i leeeghisti fanno questo effetto…