Ahhhh, rieccolo…!

Ahhhh, rieccolo! Non bastava la pausa ferragostana, le boiate di bossi, i ricorsi della gelmina, ci voleva anche il ritorno del rivoluzionario in cashmere, dell’erede di Menotti Serrati: il sig.bertinotti che torna ed esterna! Non pago della lauta pensione ci invita alla riflessione, al “dibbattito”, su cosa? Ma sulla sinistra, ovvio, no?

Per l’ex presidente della Camera: “non si tratta di unire tutto quello che c’e’ adesso a sinistra, al contrario si tratta di dar vita a un’altra cosa rispetto a tutto il campo dell’esistente. Un’altra soggettivita’, che oggi non c’e'”.

(http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/BERTINOTTI-SCOMPORRE-SINISTRA-E-FONDARE-NUOVO-PARTITO/news-)

Ora, a parte l’evidente sconnessione cerebrale che testimonia un simile argomentare, degno del miglior onanismo solipsistico, mi chiedo: ne sentivamo il bisogno? Ci arrovellavamo sull’inquietante interrogativo: ma cosa dirà il compagno Fausto? Dove sarà il compagno Fausto?

No. In realtà il delirio berinottiano ci convince solo che, oggi, come allora (quando Menotti Serrati e gli altri massimalisti, i primi e migliori alleati del cav.benito) che c’è bisogno, per dirla evangelicamente, che “i morti seppelliscano i morti”, e che di simili geniali riflessioni si occupino gli psichiatri o gli psicologi sociali, meglio adusi a simili inutili elaborazioni.

Nell’attesa la classe operaia vota lega e partito delle libertà (loro). Magari questo è un problema più urgente, anche se mi rendo conto, non all’altezza della riflessione in cachemire sulla “soggettività”. Pazienza!

Sondaggi e idee-regalo

Secondo il sondaggio IPSOS-Sole 24 Ore, il 40% degli operai voterà a destra (Lega o PdL). I casi sono due: o si tratta di un caso storico di tafazzismo di massa, oppure la sinistra sta facendo tanto la sinistra che nessuno se ne accorge più.

Un’idea regalo per il vostro peggior nemico: “Devi augurarti che la strada sia lunga” (Editore Ponte alle Grazie) del cashmiroso Fausto Bertinotti, degno erede di quel Giacinto Menotti Serrati, il massimalista parolaio che fu il primo alleato del cavalier Benito nel 1922.

Nel 1953 quando i tank sovietici repressero la rivolta degli operai a Berlino, il buon Berchtold Brecht lucidamente osservò: “Quando la classe operaia si ribella ai suoi dirigenti, si cambia…la classe operaia!”

Facile, no? (si fa per dire)