Ciao Lauro, Emilio, Ovidio, Afro, Marino.

reggio-farioli-morto.jpgQuesto per il consigliere Eboli era uno degli insorti quel 7 luglio di 50 anni fa. Lauro Farioli.

Strani insorti, a mani nude contro fucili e mitra.

Ma si sa i comunisti sono perfidi, vanno all’assalto disarmati…

Che dire? La rubrica “Aiutiamoli a vergognarsi” sembra inadatta a simili porcherie. Gente così, come Eboli, Filippi, don Gaetano Incerti, è così proprio perchè non sa dove la vergogna stia di casa.

Ciao Lauro, Emilio, Ovidio, Afro, Marino.

Ogni 7 luglio

Puntuale, ogni 7 luglio, con dedizione degna di miglior causa, il cons.Eboli ritira fuori la solita litania:

“I fatti tragici del 7 luglio 1960 continuano ad essere ricordati e commemorati a senso unico. La sinistra ha imposto la versione dell’aggressione della Polizia ai danni di “pacifici” manifestanti». La realtà è ben diversa, in quanto i morti che vi furono tra i manifestanti in quella tragica giornata scaturirono da un progetto politico dell’allora Pci e di una parte dell’ex Dc che voleva far cadere il governo Tambroni monocolore Dc. -insiste il pidiellino – I manifestanti scesero in piazza armati di pistole, sassi e bastoni, organizzati dal Pci per una manifestazione non autorizzata e con l’intento di provocare incidenti”

(Giornale di Reggio, 7 luglio 2009)

E’ difficile, dopo tanti anni, attaccarsi ancora alla “buona fede”del consigliere PdL (già MSI e AN). Anche perchè la litania sembra nascere non a partire dai fatti, ma a “prescindere” da essi. Non si volesse credere ai testimoni presenti quel giorno (tutti komunisti e quindi, in sè, falsi e bugiardi), si possono leggere gli atti del processo di Milano e la meticolosa perizia balistica annessa. Con umorismo nero (in stile peraltro con il consigliere) si potrebbe dire che, se i dimostranti erano scesi in piazza con pistole…avevano lasciato a casa le munizioni, visto che non UNO dei poliziotti, pure feriti negli scontri, presenta ferite d’arma da fuoco, nè alcuno dei bossoli ritrovati corrisponde ad armi diverse da quelle delle (cosiddette) forze dell’ordine.

Ma tant’è, anno dopo anno, il consigliere ripete la sua litania “a prescindere”, accontenta qualche nostalgico (sempre meno, l’anagrafe funziona anche a destra) e ci si prepara all’anno successivo. Avvertiamo il cons.Eboli che il 2010 sarà il 50imo dell’eccidio, cerchi almeno di trovare qualcosa di più reale e serio, non per rispetto dei caduti e della verità-sarebbe troppo pretendere- ma almeno per innovare il suo bagaglio polemico che inizia a mostrare la corda.

p.s. per fortuna dall’anno scorso sono state deposte le “pietre d’inciampo” sui luoghi dove furono uccisi i 5 manifestanti. Per ricordare, per evitare che Eboli, o qualcuno per lui, un giorno venga a raccontarci di 5 cecchini, armati di pistole, che furono abbattuti-per legittima difesa-dalle forze dell’ordine….