E il compagno Gianfranco mise la freccia..

…E il compagno Gianfranco mise la freccia…e ci sorpassò a sinistra…!

“Parole di apprezzamento per il sacrificio degli uomini e delle donne che non collaborarono con i nazisti e così “salvarono la patria” sono arrivate da Gianfranco Fini. Parlando a un convegno per ricordare una delle vittime delle Ardeatine, Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, il presidente della Camera ha detto “Furono molti i soldati e gli italiani che la patria continuarono a farla vivere, anche in condizioni di estrema precarietà e di pericolo”. La patria sopravvisse “grazie a uomini che non accettarono la smobilitazione”.

“Quella nuova idea di nazione democratica – insiste Fini – è entrata nella Costituzione ed ne costituisce uno dei fondamenti morali”. Il presidente della Camera poi cita una frase di Piero Calamandrei che spiega le scelte fatte da uomini come Montezemolo in quei drammatici momenti: ‘Era giunta l’ora di resistere, era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini’. “A questi uomini che vollero vivere da cittadini liberi in un paese libero – conclude Fini – deve andare sempre la gratitudine degli italiani”. “

(http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/napolitano/fosse-ardeatine/fosse-ardeatine.html)

Sentire un uomo di destra, anche se ora nella veste istituzionale di Presidente della Camera, pronunciare simili espressioni, citare Piero Calamandrei e riconoscere che si debba ringraziare quegli uomini che scelsero la strada della libertà, combattendo contro il fascismo e il nazismo, non può che fare piacere. E’ un tratto europeo in un paese delle banane quotidiane che lascia intravedere un barlume di luce in fondo al tunnel. Da politico avveduto, Fini si sta costruendo, giorno per giorno, il proprio futuro di leader di una destra italiana più simile all’Europa che al circo equestre che, provvisoriamente, ci governa. Consapevole che, una volta caduto il Tappone mascarato, per la banda di nani, ballerine, etère, manigoldi e celti vari che sta imperversando non ci sarà un gran futuro, il buon Gianfranco si chiama fuori e guarda oltre le Alpi, dove ancora (e per fortuna) l’antifascismo è un valore aggiunto e non un fardello, se non una tara.

Ci piacerebbe sperare nel valore trascinante dell’esempio, per ora basta questa piccola buona notizia nello squallore quotidiano.