Un simpatico settimanale

 Ho citato il settimanale Der Stürmer in analogia a “Il Giornale” per correttezza, misura e rigore giornalistico. Ricordo cos’era questo simpatico periodico:

Der Stürmer (in lingua italiana “L’attaccante) fu una rivista settimanale pubblicata a partire dal 1923 fino al termine del secondo conflitto (1945) dall’editore nazista Julius Streicher. Der Stürmer rappresentò un importante veicolo per la propaganda antisemita del Partito nazista. Nella testata il motto “Settimanale tedesco per la lotta e la verità”. Julius Streicher fu processato a Norimberga, condannato e impiccato.

Chiunque faccia ciò che fa un giudeo è un mascalzone, un criminale. E chi..desidera copiarlo merito lo stesso destino, l’annientamento, la morte” (Der Stürmer, febbraio 1944).

Se il pericolo della riproduzione di questa maledizione di Dio incarnata nel sangue giudeo deve finalmente terminare, esiste una sola soluzione – lo sterminio di queste persone delle quali il demonio è padre. »(Der Stürmer, Natale 1941).

dersturmer2.jpg

La litania dell’anti-italiano

Con tutti gli scrittori che abbiamo in Italia (vespa, pansa, veltroni..) a chi ti vanno a dare un premio? E proprio il Premio per la Pace, assegnato da librai ed editori tedeschi a personalità europee di rilievo, micca il riccardino d’oro di Silvi Marina? A questo tale Claudio Magris che ha già avuto oltre tremila onoreficenze e premi, come ha calcolato il solerte Bracalini de “Il Giornale”. Roba da non credere, signora mia, la solita mafia di sinistra. E in più, cosa ti va dire questo Magris?-come ben tratteggia certo alessandro gnocchi su il “Der Stürmer” italico di oggi. Ti fa una tirata , anzi una “litania da anti-italiano!”

“Magris da «patriota» spera che la «peraltro incantevole» Italia «non sia all’avanguardia in senso negativo: il fascismo, dopotutto, in Europa, lo abbiamo inventato noi». Vane speranze, è evidente. Secondo lo scrittore, la barbarie, sotto forma di populismo e intolleranza nei confronti degli immigrati (con riferimento indiretto ma chiaro alla Lega), avanza come un carro armato. Il populismo, in particolare, è «una gelatinosa totalità sociale» che distrugge i valori fondamentali. La «gelatinosa totalità sociale» aggredisce, come il mostro alieno di Blob, il senso della giustizia: «L’insofferenza crescente per la legge che persegue i reati e la limitazione del potere della magistratura» esprimono «il torvo sogno di una vita senza legge o con meno legge possibile, ossia di una giungla, di una condizione di bellum omnium contra omnes, in cui i forti trovino pochi ostacoli nello schiacciare i deboli». http://www.ilgiornale.it/cultura/magris_canta_litania_dellanti-italiano/20-10-2009/articolo-id=392255-page=1-comments=1

Capito? Questo Magris tira fuori il populismo, la “gelatinosa totalità sociale” che minaccia l’Europa, partendo dal povero belpaese. Populismo? La solita solfa. E’ ora di finirla, il popolo è sovrano e chi è eletto dal popolo…etc..

Populismo? Solo un anti-italiano può dire cose simili. Come quegli anti-italiani che negli anni 30 stavano al confino o in esilio, mentre-appunto-il popolo riempiva le piazze per osannare il capo. Anti-italiano, fuori dalla nazione chi decido io, il nemico interno che trama nell’ombra, da svergognare in diretta tv o con dossier pronti all’uso.

Il berlusconismo è finito, fra poco sentiremo l’olezzo della putrefazione, ma quante macerie, fisiche e morali lascerà sulla strada?