Io sto con gli industriali….

Il mitico flipper ha parlato ancora (oddio, “parlare” sembra un’espressione un po’ forte visto il soggetto dell’azione), comunque ha espresso la sua solidarietà agli industriali reggiani per il “caso” Manodori. Ora, non sappiamo chi sia il ghost writer del nostro casinese, ma ci offriamo per sostenerlo nello sforzo. Così, abbiamo preso il suo denso intervento e lo abbiamo un po’ rimesso a posto. Solo un amichevole taglia-copia-incolla senza nulla aggiungere (o togliere) per non intaccare la profondità del pensiero (si fa per dire).

Giudicate voi se siamo stati all’altezza, confrontando il testo da noi curato con l’originale (n.1 o n.2?)


Io sto con gli industriali (1)
Sono berlusconiani? Ricoprire incarichi pubblici, ma è addirittura sospetto.
I Sindaci di Sinistra si scoprono eletti dal popolo e lanciano strali contro i vertici.
Presidente del Consiglio Berlusconi eletto, lui sì, dal popolo con più di 18 milioni alle prese con una crisi che è sotto gli occhi di tutti. Di voti contro qualche migliaia dei sindaci locali.
Consiglio. Curiosa anomalia? No! Volontà politica. Quella stessa volontà politica Manodori, dalla presunta assenza di programmi, allo statuto (lo avranno letto?). Statuto che fino ad un anno fa andava benissimo alle Autonomie Locali. Sono quegli stessi sindaci che contestano e snobbano il va tutta la mia solidarietà della Manodori.
Ciò che vale per i Sindaci di sinistra reggiani, non vale per il Presidente del Siamo alle solite. In questa città se uno non dichiara di essere di sinistra, e quella spinta ideologica che spinge i Primi cittadini a contestare tutto della Il Presidente degli Industriali Gianni Borghi e la Presidente dell’API non hanno Borghi e la Carbognani possono votare per chi vogliono, ma credo che sia magari non andrà a votare per le primarie del 25 ottobre, non solo non può mai dichiarato le loro simpatie politiche, non si sono mai schierati e del resto in necessario un po’ di rispetto per chi rappresenta più di 2000 aziende associate.
Le solite corbellerie che possono succedere solo a Reggio Emilia, dove ancora una volta
e allora sono sospetti l’ideologia e il settarismo prevalgono sul buon senso e indegno attacco.
Sono di centrodestra? Democrazia non ne sono obbligati .
Il mio sostegno per questo nuovo . Per quel che mi riguarda, al Presidente della Manodori e alla Vicepresidente, e
O no?

Io sto con gli industriali (2)

I Sindaci di Sinistra si scoprono eletti dal popolo e lanciano strali contro i vertici della Manodori. Sono quegli stessi sindaci che contestano e snobbano il Presidente del Consiglio Berlusconi eletto, lui sì, dal popolo con più di 18 milioni di voti contro qualche migliaia dei sindaci locali.
Ciò che vale per i Sindaci di sinistra reggiani, non vale per il Presidente del Consiglio. Curiosa anomalia? No! Volontà politica. Quella stessa volontà politica e quella spinta ideologica che spinge i Primi cittadini a contestare tutto della Manodori, dalla presunta assenza di programmi, allo statuto (lo avranno letto?). Statuto che fino ad un anno fa andava benissimo alle Autonomie Locali.
Siamo alle solite. In questa città se uno non dichiara di essere di sinistra, e magari non andrà a votare per le primarie del 25 ottobre, non solo non può ricoprire incarichi pubblici, ma è addirittura sospetto.
Il Presidente degli Industriali Gianni Borghi e la Presidente dell’API non hanno mai dichiarato le loro simpatie politiche, non si sono mai schierati e del resto in democrazia non ne sono obbligati e allora sono sospetti. Sono di centrodestra? Sono berlusconiani? Le solite corbellerie che possono succedere solo a Reggio Emilia, dove ancora una volta l’ideologia e il settarismo prevalgono sul buon senso.
Al Presidente della Manodori e alla Vicepresidente, va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno per questo nuovo e indegno attacco. Per quel che mi riguarda, Borghi e la Carbognani possono votare per chi vogliono, ma credo che sia necessario un po’ di rispetto per chi rappresenta più di 2000 aziende associate alle prese con una crisi che è sotto gli occhi di tutti.

O no?