Fascisti erano…

Un signore un giorno si portò a casa un elefante, ma con gli amici non voleva ammetterlo: “Sì è grigio, sì ha la proboscide, sì pesa 3 tonnellate, sì mi sta distruggendo il tinello…ma non è un elefante, è un post-elefante…”.

Dopo anni in cui solerti esponenti anche della sinistra si sono arrovellati sulle definizioni, hanno fatto finta-di, si sono appassionati all’esperienza esistenziale dei “ragazzi di Salò”, possiamo dirlo? Sì, erano fascisti e sono fascisti. Della più bella acqua (Fiuggi), tali erano e tali restano. E lo dice una persona che si è preso le rampogne di tanti perchè, all’epoca e come era giusto, aveva “sospeso il giudizio”, uno che voleva vedere se si poteva diventare un paese europeo dove la parola”fascismo” non entra neppure nel lessico quotidiano, figurarsi in quello politico. Uno che, per esperienza di studi, il fascismo (quello storico) lo conosce bene e lo riconosce altrettanto bene.

No, purtroppo la scommessa è stata persa. Fascisti erano e fascisti sono, a Reggio come altrove. Purtroppo, perchè non fa piacere doverlo dire. Non fa piacere dovere accettare che il proprio paese regredisca ogni giorno anzichè crescere. Non fa piacere. Ma fare ancora finta sarebbe disonesto, oltre che suicida. Dobbiamo sapere che abbiamo un elefante in casa, prima che il simpatico animaletto rada al suolo quello che ancora rimane della nostra già bella Italia.

p.s. per qualche bella immagine basta vedere (http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/neofascisti/neofascisti/neofascisti.html) articolo relativo al saggio “Bande nere” di Paolo Berizzi.