Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere

“Venga, venga nel nuovo partito!” mi disse un giorno un Venditore di almanacchi incontrato sul postale per Montelaccio.
“Un nuovo partito? Acciderboli, che novità, ma perchè?”
“Per unire due grandi ispirazioni ideali, due grandi storie, due grandi mondi ideali, per affrontare le sfide del domani..”
“Ma i due partiti vecchi da chi sono guidati ora, così essi non siano più atti ad affrontare le sfide del domani?”
E il Venditore di almanacchi mi rispose:
“Uno è guidato da Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso. L’altro invece è guidato da Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso”.
“Bene”, dissi io, speranzoso oltre ogni attesa. “Sia fatto il nuovo partito per affrontare le nuove sfide del domani. Quali le idee, gli orizzonti, quale speme che alla tenzon ci mena?”
“Di questo ne parleremo in un’apposito congresso che s’ha da far pria che si puote!” rispose solenne il Venditore.
“E chi sarà la nuova classe dirigente di cotal nuovo meraviglioso strumento per affrontare le sfide del domani?”
Il Venditor sorrise e con voce come da flauto uscita:
“Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso”.

E fu così che mettemmo insieme chi, dicendo di ispirarsi al Vangelo, quel messaggio aveva ben poco praticato, con quelli che, dicendo di essere laici, quei valori avevano ben poco condiviso. Solo per conservar il posto a chi aveva fatto della mission un lavoro.

Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggereultima modifica: 2009-02-18T08:41:00+01:00da pelikan-55
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