MILANO— Decisa, quasi spavalda. «Mi aspettavo le critiche e le strumentalizzazioni, anche se mi sembrano francamente esagerate». Per nulla preoccupata. «E perché dovrei? Ho il mio curriculum, mi sono preparata e credo di essere adeguata al ruolo che potrei andare a ricoprire». Con una richiesta: «Sono consapevole di essere giovane e di avere ancora molto da imparare. Ma non mi piacciono i giudizi affrettati e credo che le persone vadano misurate sul campo». Nicole Minetti, in realtà, di richiesta ne ha un’altra: «Potreste smettere di pubblicare le foto di quando ho lavorato in tivù? È stata una parentesi che mi è servita per pagarmi gli studi e non gravare sulla mia famiglia. Ma il mio mestiere è un altro».
Nicole Minetti, effettivamente, non è ancora stata chiamata a firmare l’accettazione di candidatura («Non c’è ancora nulla di sicuro», ribadisce lei stessa). Ma, preventivamente, durante l’ultima puntata dell’Infedele di Gad Lerner, la ragazza ha intascato la difesa del coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà che l’ha definita «una ragazza in gamba». Stando a quello che si è potuto capire, poi, anche il presidente Formigoni, che l’ha incontrata ieri per la prima volta, ne sarebbe stato bene impressionato.
Il curriculum è quello più o meno noto. Nata 25 anni fa a Rimini, Nicole Minetti si è diplomata al liceo classico nella sua città, dove contemporaneamente ha frequentato, per dieci anni, la scuola di danza della madre inglese. Arrivata a Milano per fare la specializzazione di Igiene dentale al San Raffaele, la Minetti ha partecipato al casting per Colorado Cafè ed è stata presa, ha messo in mostra il suo fisico prorompente e ha partecipato a qualche balletto. «Ma il mio mestiere non è quello», insiste la ragazza. Che precisa: «A novembre mi sono laureata con 110 al San Raffaele, dove collaboro occupandomi di relazioni internazionali in vista dell’apertura della nuova clinica odontoiatrica». L’incontro con Berlusconi sarebbe di diversi mesi fa, quando la Minetti lavorava come hostess allo stand di Publitalia coordinato da Luigi Ciardiello. La ragazza, dicono nei corridoi dell’ospedale di don Verzé, non avrebbe mai fatto mistero della sua amicizia con il premier, parlando anche di bracciali ricevuti in regalo. Ma chi spinge per la sua candidatura insiste: «È decisa e preparata, perché negarle questa opportunità?». Per oggi, intanto, è attesa la chiusura del listino della Lombardia: in dubbio ci sarebbe soprattutto il sedicesimo posto, conteso fra la Lega e il Pdl (che piazzerebbe Paolo Cagnoni, assistente del ministro Bondi).
http://www.corriere.it/politica/10_febbraio_24/posto-sicuro-alla-minetti-sono-adeguata-al-ruolo-elisabetta-soglio_15ae0826-2111-11df-940a-00144f02aabe.shtml