Presidi e presidi

A Vicenza maggioranza ed opposizione hanno votato un ordine del giorno perchè si dia la preferenza a presidi veneti rispetto a quelli provenienti dal sud.

“Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito”, diceva più o meno l’adagio. Il problema esiste ed è retorica radical-chic insorgere per dire che è razzismo etc. Tutti noi abbiamo esperienza di funzionari, docenti provenienti dal sud con una preparazione insufficiente (diciamo così). Vero. Non riapriamo la questione meridionale, ma rilanciamo il problema della selezione in base al merito. E qui la geografia cade penosamente.

Mia figlia è appena uscita, con la maturità, da un istituto superiore di alto livello (una volta) della città. Nonostante le aspettative e il prestigio dell’Istituto, l’offerta formativa che ha ricevuto è stata mediocre, insegnanti inadeguati, superficiali, di scarse risorse ed aperture. Coinvolti e travolti da un turnover incomprensibile e dannoso. Tutti nati al di sopra degli Appennini. La maggior parte fra Enza e Secchia. Dirigenti scolastici assenti, preoccupati solo di pararsi il deretano, incuranti del messaggio dis-educativo che è giunto spesso agli studenti dalle stesse istituzioni che essi rappresentavano.

La geografia serve per viaggiare, per colorare le cartine e per capire dove si è. Quello che conta, come sempre è il materiale umano, che sia di Barco o di Agrigento, e la selezione va fatta sulla qualità. Accettare gli standard europei di valutazione e procedere nella selezione. Chi è capace rimanga, chi non lo è (e un paio di insegnanti di mia figlia non lo erano) cambi mestiere, non continui a far danni al patrimonio più importante: i ragazzi che altro non sono che il futuro di un paese civile (si fa per dire, parlando della povera Italia).

Presidi e presidiultima modifica: 2009-07-23T16:44:00+02:00da pelikan-55
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