La festa della legalità (Moni Ovadia)

Gli uomini del governo italiano in carica, ogniqualvolta un’ indagine giudiziaria colpisce membri della casta, criminalizzano la magistratura appellandosi alla violazione della “sovranità popolare” e accusano i magistrati di volere sovvertire la democrazia. Questo argomento frusto, usato dalla destra berlusconiana come una vergognosa geremiade, mira a costruire un’aura di vittima intorno al presidente del Consiglio e ai suoi collaboratori. Ma dietro alla commedia del piagnisteo, la destra dimostra di avere sommo dispregio per la legge fondamentale del nostro Paese pervertendo il senso pofondo del valore “sovranità popolare”. Il primo articolo della nostra Costituzione recita: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Sono anni che Berlusconi conciona e minaccia “ignorando” che la sovranità si esercita entro limiti costituzionali e, come lui, ignora questa legge buona parte dei suoi elettori. Come si può pretendere di esercitare la sovranità se non si conoscono le condizioni inviolabili attraverso la quale si esercita? Queste condizioni prevedono la piena indipendenza della magistratura. Inoltre non è più tollerabile l’uso capzioso della “sovranità popolare”. Il governo è eletto attraverso l’espressione di detta sovranità, ma altrettanto lo è l’opposizione, a meno che sua maestà il Cavaliere non voglia sostenere che gli italiani che non lo votano non siano popolo. L’opposizione è eletta per svolgere il suo ruolo con la massima efficacia e la massima fermezza e, come dimostra la democrazia statunitense, anche assestando colpi bassi. La democrazia deve essere essere una festa della legalità non una lagna dei potenti.

13 febbraio 2010

http://www.unita.it/news/moni_ovadia/94998/la_festa_della_legalit

La festa della legalità (Moni Ovadia)ultima modifica: 2010-02-14T10:20:00+01:00da pelikan-55
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