L’inverno del nostro scontento

Siamo qui, bloccati in questo infinito 24 luglio, un po’ raggomitolati a incollare i nostri pezzetti sparsi di vita quotidiana, arrivati-mai l’avremmo creduto-a chiederci “come sarà lo spread oggi?”. Intanto, come logico in ogni 24 luglio che si rispetti, intorno le cose vanno a pezzi travolte dal ridicolo prima ancora che dal buon senso. Una sedicente ministra parla di tunnel fra Svizzera e Abruzzo (magari pensava fosse una delle grandi opere post-terremoto?), un altro cosiddetto ministro gragnola frasi smozzicate sulla secessione. Quanti governi ci vorranno per ridare dignità alla parola “ministro”, così spregiata da questi buffoni?

Nella terra dell’amato Crostolo in compenso un giovane e pimpante amministratore si pone il problema “vecchietti o teatro? Bambole non c’è una lira…”. Ci volevano 66 anni di amministrazione di sinistra per partorire un pensiero così profondo?

dalema-moglie-ratzinger-vice-conte-300x219.jpgIn compenso c’è una notizia che, se confermata sarebbe clamorosa, il nostro povero Sindaco sarebbe stato stoppato dal carissimo Aureliano Buendia di Gallipoli che farà eleggere alla presidenza dell’ANCI il suo Emiliano. Dolore per Graziano ma una “ola” per il nostro Aureliano che, finalmente, dopo 333 rivoluzioni perse, una l’avrebbe azzeccata, beh che dire? Da un genio del centrocampo come lui, un maradona dell’intrigo, un Rommel dei retrobottega, non ci aspettavamo di meno. Peccato che la vittima sia stato il nostro povero Graziano che però può consolarsi, essere fregato da un simile genio, oltretutto insignito anche di onorificenze pontificie (Dio, com’era bello con il tight e la fascia da uovo di pasqua a tracolla!) alla fine è quasi un onore…

L’inverno del nostro scontentoultima modifica: 2011-09-26T10:05:00+02:00da pelikan-55
Reposta per primo quest’articolo