Gelatina

Incredulità, nausea, indignazione, saturazione. Ognuno può scegliere l’atteggiamento più adatto alla propria sensibilità di fronte alle quotidiane vicende di orrore che ci vengono offerte nel Regno dei Birboni. Qualcuno richiama la vigilia di Tangentopoli quando bastò un pacco di banconote gettate in un water per far esplodere il caso e sgretolare il potere di quella che hanno chiamato I Repubblica. Un potere fradicio e fragile pronto alla dissoluzione. Ma oggi? Certamente la situazione è peggiore. Se allora si mangiucchiava oggi si divora. Allora quel potere aveva contrappesi ed opposizione con cui confrontarsi. Oggi, nella generale dissoluzione, il potere tende a farsi assoluto e, come tutti i poteri assoluti, assolutamente corrotto. Eppure tiene, con la elasticità di un blocco di gelatina che, attraversato da un proiettile (come CSI insegna) oscilla, vibra, trema ma ferma il proiettile e rimane lì, opaco e translucido, pronto ad ingoiare il prossimo proiettile.

Incredulità, nausea, indignazione, saturazione. Si può scegliere, tanto tutto rimane immobile su un eterno precipizio che sembra attenderci con pazienza infinita. Del resto se la risposta dell’opposizione è quella di andare a Sanremo significa che all’incredulità, nausea, indignazione, saturazione possiamo aggiungere solo una sana risata, per stare allegri (si fa per dire)

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Gelatinaultima modifica: 2010-02-14T18:34:00+01:00da pelikan-55
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Un pensiero su “Gelatina

  1. Siamo nella gelatina fino al collo. Caro Massimo, ti copio incollo questa riflessione del professor Roberto Renzetti; il bocciofilo a cui fa riferimento sarebbe Bersani.
    Impresentabili : LE CAPRE RAI
    Inviato da R il 14/2/2010 11:25:59 (48 letture)
    O UN BR O UN CRAXISTA
    La Rai ha cancellato, in virtù della par condicio in vista delle Regionali, la puntata della trasmissione religiosa “A sua immagine” dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo della morte.
    A destare sorpresa, è la motivazione. Semplice: il figlio Giovanni, che nella puntata registrata ha parlato esclusivamente del padre, è un deputato del Pd. “Sono stupito e il conduttore del programma che mi ha comunicato la cancellazione lo era più di me – racconta Giovanni Bachelet -. Si trattava di una trasmissione di ricordo di mio padre, in occasione dei trent’anni, che cadevano ieri, 12 febbraio, della morte della sua morte. Non si è naturalmente parlato di politica e del mio partito, e io non sono candidato”. Nella trasmissione dedicata al vicepresidente del Csm, ucciso dalle Br il 12 febbraio 1980 nell’atrio della facoltà di Scienze politiche della Sapienza, dove insegnava, mentre conversava con Rosy Bindi, il figlio Giovanni avrebbe parlato di ricordi personali del padre e della piccola Bibbia che i genitori gli regalarono quando era bambino.
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    Questa è la notizia. Vorrei ora sapere chi dovrebbe essere la controparte che avrebbe dovuto presenziare. Evidentemente la condicio deve essere pari tra due interlocutori. Qui l’altro interlocutore era un terrorista che, naturalmente doveva avere diritto di parola. Altrimenti vi è denigrazione senza contraddittorio.
    Più volte ho detto che sarebbe stato possibile avere un BR in studio, quelli poco sani di mente che insistono a fare la guerra con il fucile a tappo. Volendo invece trovare quelli storici possono passare a Lanfrancuccio Pace, in fondo è dalla parte padronale (come sempre, secondo alcuni suoi malevoli critici). Lanfrancuccio lavorava con l’elefantino (tutti piccolini) e spiegava agli italiani qual è il corretto modo di vivere ad 8 e 1/2. E’ vero che lo hanno cacciato dalle BR perché non era affidabile (giocava a poker). ma è pur sempre uno che ha trovato asilo a qualche scemo che ha sparato a Moro (che poi ha mangiato caramelle in diretta TV ridendo e scherzando con Cossiga). Ma se Lanfrancuccio non fa al caso vi sono sempre i socialisti di governo che avevano stretti rapporti con le BR e con la P2. Forse sarebbero i più indicati perché le cose erano strettamente legate. O no ?
    Insomma era facile trovare qualcuno che facesse da controcampo a Bachelet, di delinquenti dall’altra parte sono fornitissimi, anzi direi che non c’è altro (non tengo conto degli scemi, quelli sono inesistenti poiché hanno il solo diritto di ubbidire).
    Quand’è che il bocciofilo si sveglia ? Dategli meno lambrusco e mettetelo a lavorare, oppure cacciatelo che ormai il vaso è colmo e ci siamo rotti le balle di questi signori per bene che parlano sempre come al bar dello sport.
    R

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