Uovo di Pasqua

Sotto l’albero di Natale abbiamo trovato il ritiro del vecchio satiro plastificato, nell’uovo di Pasqua la caduta rovinosa del patetico guitto che ha condotto la lega (che, come dice mio figlio, non merita neppure la maiuscola) ha dare il suo contributo allo scassamento del povero paese. Bene. Buona Pasqua. Però. Sono caduti i capi, i vice si stanno scannando, i famigli cercano di salvare l’argenteria e le playstation, ma tutto rimane come prima. Questi satiri, questi buffoni da bar, questi lusi-belsito qualcuno li aveva messi sulle loro poltrone, qualcuno li aveva votati. Loro sono caduti, fuggiti, carcerati ma i milioni di elettori sono ancora a piede libero, pronti al nuovo leader, al nuovo Masaniello, a destra come (purtroppo) a sinistra. Dopo la caduta berlusconiana, riflettendo con i miei 25 lettori, richiamavo tutti alla necessità del rigore, della serietà, dell’autocritica, perchè in quella stagione di guano che si stava concludendo in qualche modo c’eravamo finiti dentro tutti. Invece no. E’ ripresa la solita giostra, ognuno a difesa del suo pitale mezzo vuoto (o pieno cambia poco) a replicare coattivamente parole, riti, concetti che il tempo ha prima logorato e poi resi inutili. Ognuno a volere tutto e a volerlo subito, ognuno in preda alla sindrome del NIMBY (not in my backyard): riforme? Sì, ma prima quella degli altri…Sacrifici? Sì, però prima lui/lei/loro…

Ho preso aspre rampogne anche da quella che considero la mia parte, additato come un “NP” (nemico del popolo), solo perchè ho suggerito che c’era altro nel mondo e in un paese che non funziona che l’art.18, ricordando che in oltre 25 anni di lavoro (onorato, credo) non ho mai sentito una volta vicino ai miei problemi alcuna forza sindacale. Continuiamo ad affrontare problemi del XXI secolo con parole nate nel XIX (riformista/massimalista/padrone), con analoghi strumenti di lotta (sciopero) e con la medesima mentalità (il complotto, il conflitto…). Allora si bloccavano le ferrovie oggi le autostrade ma la mentalità è-ahimè- cambiata ben poco. Ci indignamo per i rimborsi elettorali spaventosi (con cui davvero potremmo fare qualcosa per i giovani) però non ci indignamo se i partiti che ancora votiamo  (non si sa se per abitudine o per masochismo) al massimo propongono la riduzione dei decimali a quegli stessi rimborsi. Parliamo di casta e poi non pretendiamo che almeno i nostri eletti si dimezzino-qui e ora- i loro assurdi stipendi. o che torni un poco di democrazia nella gestione delle nostre città. Come si diceva una volta “Signora..viene la rivoluzione e non ho niente da mettermi…!”.

Cambiare giacca è facile, partito anche, ma cambiare mentalità e morale è quasi impossibile. Abituati al tifo da curva sud, alla difesa eterna del nostro “particulare”, risulta difficile sederci a un tavolo e ragionare, ripartire da noi, applicare una sano e diverso  NIMBY (NOW in my back yard), almeno per salvare noi stessi perchè gli altri e il mondo è tutta un’altra questione. Non ci riuscirono i partigiani scesi dalle montagne un aprile di tanti anni fa. Anzichè ragionare su cosa avrebbe dovuto cambiare (e sul perchè non è cambiato), sul fatto che quei 20 mesi portavano in sè i germi di una rivoluzione morale che non ci fu,  stiamo ancora a perdere tempo a discutere con i fascisti se ci fu qualche morto in più o in meno, dedichiamo il 25 aprile alla lotta contro la mafia anzichè ricordare che quel 25 aprile avrebbe comportato anche la sconfitta della mafia se fosse andato avanti. Tranne poi, ovviamente, dimenticarci del 25 aprile e della mafia il giorno dopo.

Buona Pasqua, comunque, a Fortezza Bastiani tira il vento e le gocce di pioggi battono sui vetri, ierisera ho mangiato la cena di Pessach, ho bevuto i quattro calici di vino, ho mangiato il “maror”, le erbe amare. Una lattuga, le prime foglie sono dolci poi mentre si procede all’interno il gusto è sempre più amaro. Come la schiavitù che all’inizio può essere anche rassicurante, con tutte le responsabilità nelle mani del “padrone”, ma poi diviene insopportabile. Buona Pasqua.

Uovo di Pasquaultima modifica: 2012-04-08T11:02:00+02:00da pelikan-55
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Un pensiero su “Uovo di Pasqua

  1. Ecco, bravo, hai percepito che il clima volge al brutto e sta tornando per acclamazione l’uomo forte, la riedizione nazional popolare dei dittatori classici della storia.
    Tutto ci porta lì, la catastrofe dell’economia, della politica, delle istituzioni, degli scenari internazionali.
    Eccoti quindi due link, prima di chiudere come ho fatto io.

    http://www.giannimarconi.com/site/contenutiblog/pep%20600.jpg

    http://www.repubblica.it/esteri/2012/04/14/news/argentila_videla_ammette_di_aver_ucciso_pi_di_7_000_persone_durante_la_dittatura-33291378/

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