Moro è più laico di Berlinguer (Luca Telese)

“Moro aveva una visione più laica e occidentale di Berlinguer“. Parola di Massimo D’Alema. Meraviglioso. L’ennesima puttanata antistorica, vien da dire pensando alla frequenza delle revisioni e delle piccole, miserabili abiure dei dirigenti post-comunisti quando parlano con prevedibile riflesso parricida, del leader che li ha cresciuti. Veltroni ci ha spiegato che Craxi era più moderno di lui. Fassino che è morto perché non aveva una linea politica. Caldarola che è stato la palla al piede della sinistra. Lo dicono ora, però: non quando sognavano carrierine sotto la sua segreteria. Sono cresciuti tutti con Berlinguer. Hanno scritto tutti un libro su di lui. A ogni anniversario tirano fuori il suo quadro e fanno bei discorsi per i militanti.

Poi, per il resto dell’anno, spiegano i suoi difetti, i suoi limiti, dimostrano la sua inadeguatezza alla modernità che presumono di frequentare con disinvoltura e talento. Ogni volta che arriva la sparata di un ex comunista contro Berlinguer, ti chiedi: perché? Se fosse davvero il leader impantanato che dipingono, non si capirebbe perché il popolo della sinistra ami così tanto lui (e stimi così poco loro). O forse è proprio per questo che scatta il tic. Berlinguer vinse le battaglie su divorzio e aborto. Moro combatteva contro. A quanto pare D’Alema è andato a lezione di laicità dalla Binetti.

Da il Fatto Quotidiano dell’1 maggio

Moro è più laico di Berlinguer (Luca Telese)ultima modifica: 2010-05-03T17:54:00+02:00da pelikan-55
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