Mentre Silvio ci liberava…

Mentre Silvio ci liberava dai nostri inutili prìncipi, dalle nostre fisime morali, una domanda sorge spontanea: ma la Chiesa (leggi gerarchia) dov’era? Mentre veniva cancellata ogni remora all’illegalità, allo spreco, alla mercificazione, dov’erano i tanti vescovi, cardinali e compagnia orante? Ad un omino verde caduto nel nostro Belpaese sarebbe difficile capire come la nazione che ospita lo Stato della Chiesa, che rivendica le sue radici cristiane ogni giorno, prima e dopo i pasti, sia arrivato a questo degrado, a questa puttanizzazione a tappeto, a questo alzheimer di massa che ci troviamo a vivere ogni giorno. Magari si sarebbe aspettato cose simili in altre nazioni, ma in Italia! La cristiana Italia. E allora?

In un vecchio film di Bunuel un gruppo di frati, approdato in una locanda, si mescolava agli avventori. Quando parlavano secondo il vangelo, il regista li metteva dentro alle stanze, in mezzo alla gente, quando giocavano a carte, berciavano, lumavano le pupe, erano raffigurati fuori da quelle stanze, da soli, isolati. In Italia c’erano, tanti, monsignori e cardinali, a lusingare il potere, a rafforzare loro stessi il potere. Pochi a parlare del Vangelo, a vivere del Vangelo. E quei pochi regolarmente bastonati, isolati, messi in disparte.

Ogni credente sa che la propria esperienza di fede, la propria quotidiana conversione passa attraverso un rapporto diretto con qualcuno che vive il Vangelo, che ti rende partecipe della follia contenuta in quel libro. La gerarchia ha fatto altro in questi anni, ci ha abbandonato, ci ha lasciato isolati a difenderci, ognuno, come poteva, dall’ondata che ha travolto il nostro povero paese. Nella migliore delle ipotesi (si fa per dire).

Mentre Silvio ci liberava…ultima modifica: 2009-05-03T00:33:00+02:00da pelikan-55
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