Dura lex sed lex

I cinque eritrei scampati alle acque si beccheranno pure un’incriminazione per immigrazione clandestina. Bene, così imparano a non crepare in silenzio nel bel mare blu.

Il solerte giornalista Cazzullo sul Corriere si espande per un bel po’ di righe per sostenere una tesi che definire bizzarra è un eufemismo. I naufraghi andavano salvati non perchè persone, uomini, esseri umani ma perchè “eritrei”. Perchè l’Italia, le colonia, Asmara, gli Ascari di Adua e dell’Amba alagi, ecc. Compreso il Duca d’Aosta e il libercolo di Montanelli sulla sua esperienza africana (signora mia, sapesse come sono carini sti’eritrei! Servizievoli, obbedienti, non sporcano, così attaccati al padrone-bianco che si fanno anche ammazzare in vece sua..).

Morale: fossero stati cingalesi, sudanesi, kenyoti, botswaniani potevano andare a fondo ekkisenefrega, ma eritrei! I fedeli eritrei!!

p.s. “Il dittatore eritreo Isayas Afeworki viene spesso in Italia, anche in visita privata. Nessuno lo tratta da tiranno, piuttosto da amico. Non ricambia la cortesia e taglieggia in continuazione i nostri connazionali che vivono in Eritrea o hanno ancora interessi laggiù.”

http://www.corriere.it/esteri/09_agosto_20/alberizzi_36c415f2-8dbc-11de-ac5b-00144f02aabc.shtml

Ma per lui il reato di espatrio clandestino non scatterà, scommettiamo? Magari scopriremo, che come Siad Barre, il dittatore somalo, sodale dell’esule di Hammamet, anche il buon eritreo avrà qualche interesse in qualche lucroso e sporco affaruccio nella nostra bella Italia. Eh, l’Africa, signora mia, che fascino, che nostalgia…

Dura lex sed lexultima modifica: 2009-08-22T19:22:00+02:00da pelikan-55
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