Game over e si ricomincia! Come un videogioco ogni giorno ci gustiamo una nuova partita del successo del momento “Old pig chase” (Caccia al vecchio porcello). Continui colpi di scena, mignotte che imperversano scosciate e languide, avvocati ghignanti, giornalisti venduti. L’obiettivo è catturare il vecchio porcello ormai alle corde ma che continua, nonostante tutto, ad allungare le mani su qualunque cosa vivente di sesso femminile. Sembra spacciato. Cotto, finito. Game over!
Poi, il giorno dopo, si ricomincia. Nuove rivelazioni sempre più laide, di nuovo mignotte a volo radente, avvocati sempre più ghignanti (che si tratti di un crampo o di una paralisi facciale?), avvocati sempre più venduti e leccobardi e ancora…
Sull’altra consolle invece gira in parallelo un altro videogioco, se il primo è per le masse un po’ grossolane, questo, invece, è per palati raffinati, si chiama “History of P(s)D” (Storia del Partito|suicida|democratico). Il plot è più complicato: una tribù di excomunisti, exdemocristiani, ex socialisti, exexex.. si scanna allegramente in vista della riunione di autunno nei grandi pascoli. In quella tribù vige una simpatica usanza: si scannano i capi e capetti, mentre la gente “normale” sta chiusa fuori. Non ha diritto a dir nulla, se non alla fine ad accorrere presso strane costruzioni detti gazebo per sancire con un plebiscito la vittoria già decisa nella grande tenda chiusa.
I capi in lizza sono i più prestigiosi: Orso piacentino (che può vantare l’appoggio di Baffo del Salento), contro Puledro ferrarese (sconfitto nella battaglia della UE ma sostenuto dal mezzosangue Uolter l’americano). Una lotta fra titani.
Programma dell’Orso: “un riformismo democratico radicato nel territorio che si confronti con le esigenze della crescita che coniughi sviluppo e lavoro”.
Programma del Puledro: “un riformismo democratico, radicato nel territorio, che si confronti con le esigenze della crescita che coniughi sviluppo e lavoro”.
Quelle due virgole rappresentano due mondi, due speranze, due possibilità, due p…
Ma anche per questo videogioco ogni giorno c’è una nuova avventura, una nuova svolta. Poi: “gameover” e si ricomincia.
Come si chiamava la consolle? Nintendo? Già, proprio n(on)intendo…..
Io ho votato questa giunta. Ora, rivoglio indietro il mio voto. Ha ragione Grillo: è Pd meno L.
Castelnovo: no all’accattonaggio
Ordinanza del sindaco Gian Luca Marconi emessa quest’oggi. Il testo completo del documento
ORDINANZA DI LIMITAZIONE ALL’ACCATTONAGGIO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CASTELNOVO NE’ MONTI
IL SINDACO
PREMESSO che:
• pervengono a questi uffici numerose segnalazioni circa soggetti dediti all’attività di accattonaggio nelle vie del centro urbano del capoluogo ed in particolare nei pressi o all’interno di centri commerciali, luoghi di culto, strutture sanitarie;
• la richiesta di denaro da parte di dette persone avviene perlopiù in forma petulante e molesta, talvolta mediante comportamenti ripugnanti e/o vessatori;
CONSIDERATO che detta attività comporta detrimento all’ordinata e civile convivenza se svolto con le modalità sopra citate e comunque in prossimità di luoghi destinati alle attività produttive (e commerciali in particolare), al culto religioso ed alla cura delle persone;
RITENUTO necessario adottare provvedimenti atti a contenere il fenomeno e di individuare a tal fine gli ambiti urbani dove l’attività di accattonaggio debba essere esclusa in quanto di nocumento alla ordinata e civile convivenza;
VISTI
• l’articolo 54 comma 4° del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 come sostituito dall’articolo 6 del Decreto Legge 23 maggio 2008 n. 92 convertito con modifiche dalla Legge 24 luglio 2008 n. 125, che recita: “ Il sindaco, quale ufficiale del governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”;
• l’articolo 54 comma 4bis del medesimo Testo di Legge: “Con decreto del ministero dell’interno è disciplinato l’ambito di applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 4 anche con riferimento alle definizioni relative all’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana”;
• il Decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2008: “Art. 1. (Incolumità pubblica e sicurezza urbana) Ai fini di cui all’art. 54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall’art. 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125, per incolumità pubblica si intende l’integrità fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale. Art. 2. ( Interventi del sindaco ) Ai sensi di quanto disposto dall’art.1, il sindaco interviene per prevenire e contrastare:
a) le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcool;
b) le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;
c) l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili tali da favorire le situazioni indicate ai punti a) e b);
d) le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;
e) i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l’accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi.
DATO ATTO che, come previsto dalle norme citate, del presente provvedimento è stata data informazione preventiva al Prefetto di Reggio Emilia;
FATTO SALVO quanto previsto dalle disposizioni del Codice Penale e da altre disposizioni di Legge o di regolamento;
ORDINA
• di vietare l’accattonaggio nei luoghi del territorio comunale di seguito indicati e nelle aree adiacenti per un raggio di metri 100:
1. ospedali e strutture sanitarie
2. chiese e luoghi di culto
3. esercizi commerciali e pubblici esercizi
4. uffici pubblici
5. istituti scolastici di ogni ordine e grado
6. istituti bancari
7. mercati ordinari e straordinari
• di vietare inoltre l’accattonaggio in corrispondenza e/o prossimità delle intersezioni stradali per un raggio di metri 20.
AVVERTE
fatte salve le sanzioni previste dalla Legislazione vigente, la violazione alle predette disposizioni comporta, ai sensi dell’articolo 7bis comma 1° del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n°267 l’applicazione della sanzione amministrativa da euro 25 ad euro 500;
all’atto della contestazione dell’illecito i trasgressori sono tenuti su invito e secondo le modalità prescritte dai pubblici ufficiali procedenti, con effetto immediato a cessare i comportamenti illeciti. L’inottemperanza sarà perseguita a norma dell’articolo 650 del codice penale;
avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione al Tribunale Amministrativo Regionale – Sezione di Parma ovvero entro 120 giorni dalla pubblicazione ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
DISPONE
che la presente ordinanza sia affissa all’albo pretorio comunale, diffusa in forma generale attraverso gli organi di stampa, resa nota all’utenza mediante segnaletica all’uopo predisposta, trasmessa alla Prefettura di Reggio Emilia, alle forze di polizia presenti sul territorio ed al Comando Polizia Municipale di Castelnovo ne’ MONTI.
IL SINDACO
Gian Luca Marconi
21-07-2009, 15:09
Cara Normanna, il sentimento che ho io è semplice: rispetto all’inutilità della politica oggi preferisco l’inutilità dei miei ricordi, valori e simboli. Mi hanno dato una capacità critica inesistente in questo marasma. Il voto è l’unica cosa che i partiti vogliono da me: bene, ed io non glielo dò. E spero che nel prossimo sbarramento elettorale ci inciampino anche loro. Francamente mi fa più paura un finto amico di un nemico dichiarato.