Oddio, Pierluigi!

Quando ho scorso la notizia sul web subito ho pensato a Samuele Bersani, poi ho letto bene: era lui, il segretario del PD! Interviene sulla cosmica e tritonuante polemica circa l’esclusione del “folletto” (non nel senso di creatura magica ma di strumento dedicato a tirar su polvere) Morgan. “Bisogna dargli un’altra possibilità, dice il Bersani-PD. Ma riesce ad immaginare quante “altre possibilità” noi elettori abbiamo dato e stiamo dando al PD? Pierluigi, non avevi nulla da fare che dire la tua su questo individuo? Magari buttare fuori qualcuno a Bologna? A Roma? A Napoli? Costruire un partito laico, democratico e antifascista (come si diceva una volta)? E ricordarsi la massima “un bel tacer non fu mai scritto?”. Mah, cosa dire di Pierluigi? Stavolta davvero segretario di un partito…PocoDignitoso.

Come un videogioco…

Game over e si ricomincia! Come un videogioco ogni giorno ci gustiamo una nuova partita del successo del momento “Old pig chase” (Caccia al vecchio porcello). Continui colpi di scena, mignotte che imperversano scosciate e languide, avvocati ghignanti, giornalisti venduti. L’obiettivo è catturare il vecchio porcello ormai alle corde ma che continua, nonostante tutto, ad allungare le mani su qualunque cosa vivente di sesso femminile. Sembra spacciato. Cotto, finito. Game over!

Poi, il giorno dopo, si ricomincia. Nuove rivelazioni sempre più laide, di nuovo mignotte a volo radente, avvocati sempre più ghignanti (che si tratti di un crampo o di una paralisi facciale?), avvocati sempre più venduti e leccobardi e ancora…

Sull’altra consolle invece gira in parallelo un altro videogioco, se il primo è per le masse un po’ grossolane, questo, invece, è per palati raffinati, si chiama “History of P(s)D” (Storia del Partito|suicida|democratico). Il plot è più complicato: una tribù di excomunisti, exdemocristiani, ex socialisti, exexex.. si scanna allegramente in vista della riunione di autunno nei grandi pascoli. In quella tribù vige una simpatica usanza: si scannano i capi e capetti, mentre la gente “normale” sta chiusa fuori. Non ha diritto a dir nulla, se non alla fine ad accorrere presso strane costruzioni detti gazebo per sancire con un plebiscito la vittoria già decisa nella grande tenda chiusa.

I capi in lizza sono i più prestigiosi: Orso piacentino (che può vantare l’appoggio di Baffo del Salento), contro Puledro ferrarese (sconfitto nella battaglia della UE ma sostenuto dal mezzosangue Uolter l’americano). Una lotta fra titani.

Programma dell’Orso: “un riformismo democratico radicato nel territorio che si confronti con le esigenze della crescita che coniughi sviluppo e lavoro”.

Programma del Puledro:un riformismo democratico, radicato nel territorio, che si confronti con le esigenze della crescita che coniughi sviluppo e lavoro”.

Quelle due virgole rappresentano due mondi, due speranze, due possibilità, due p…

Ma anche per questo videogioco ogni giorno c’è una nuova avventura, una nuova svolta. Poi: “gameover” e si ricomincia.

Come si chiamava la consolle? Nintendo? Già, proprio n(on)intendo…..

Ahhhrieccoli! (2)

Solerti amici e lettori hanno osservato: “non conta se uno fa politica da tanti anni, non basta essere giovani per essere in gamba!”.

Giusta osservazione: basta guardarsi in giro per vedere tanti “giovani” a cui non affideremmo neppure la gestione del nostro cortile, insediati già ostricamente nelle stanze e stanzette del potere. La mia osservazione sui reduci del glorioso congresso del 1989 era più banale. Non è questione di anni, anagrafici o di militanza. E’ una osservazione di efficienza. Questi qua, la compagnuccia del 18° (congresso), ha perso, riperso e perso di nuovo. Tutti presi dai loro magnifici ego ombelicali hanno massacrato l’unico in grado di battere due volte il premier (provvisorio)-satiro ed hanno perso, riperso e straperso. Magnifici professionisti della politica hanno condotto la sinistra dove neppure il più sventato dei distratti incompetenti sarebbe riuscito. Loro sì. Loro hanno perso, riperso e perso di nuovo. E adesso affonderanno anche il PD e dopo? Diventeremo tutti leghisti (o satiri)?

Ahhhrieccoli!!

Era il 22 marzo 1989. La città Roma. Si concludeva il 18°Congresso del PCI sul tema ” Il nuovo Pci in Italia e in Europa. È il tempo dell’alternativa”. In questa bella giornata nella capitale veniva nominata la Segreteria del grande partito, la formazione era questa: Segretario Achille Occhetto, Componenti: Antonio Bassolino, Massimo D’Alema, Piero Fassino, Fabio Mussi, Claudio Petruccioli, Livia Turco, Walter Veltroni.

Nell’Urss Gorbaciov apriva alle elezioni il cammino della perestrojka, nella tornata elettorale che avrebbe visto i candidati popolari spazzare via i burocrati del Pcus, Eltsin stravinceva a Mosca, nelle Repubbliche baltiche i candidati popolari si aggiudicavano 31 seggi su 33. Un paio di mesi dopo gli scontri di Piazza Tien-an-men. Qualcuno a Berlino o a Budapest pensava che forse qualcosa poteva cambiare. Bush padre era alla Casa Bianca e Reagan defungeva.

Alain Prost vinceva il mondiale di Formula 1 con la sua McLaren-Honda, l’Inter di Trapattoni vinceva il campionato, in tv spopolava Heather Parisi.

Sono passati 20 anni. Un bimbo nato allora corre in auto e va all’Università. 20 anni.

E questi qua sono ancora a romperci i cabasisi, a progettare nuovi meravigliosi piani politici per il futuro della (loro) sinistra: Antonio Bassolino, Massimo D’Alema, Piero Fassino, Fabio Mussi, Claudio Petruccioli, Livia Turco, Walter Veltroni. Arieccoli! Dopo le elezioni di domenica ancora pronti a sfoderare i loro pugnaletti, a fare i loro discorsini, i loro giochettini, a spostare omini su una scacchiera sempre più rosicchiata dai tarli e dalla storia.

Libro consigliato: “Vent’anni dopo” di A.Dumas.