Note di fine agosto. Un amico, circa una volta alla settimana, mi telefona dall’estero e mi fa sempre la stessa domanda “Si è dimesso?”. La risposta è nota. No, non si è dimesso e non si dimetterà. Neanche la “opposizione” chiede le sue dimissioni, perchè dovrebbe farlo? Il problema è banale: cosa ci aspetta ancora? Si può ridere, scherzare, magari per esorcizzare la paura, ma poco cambia.
Hanno-abbiamo dato il paese in mano a una banda di manigoldi e di cialtroni e ora ci guardiamo stupiti per quello che vediamo. Quanti film western abbiamo visto, con il riccone prepotente che ha occupato e corrotto tutto il paese, minaccia, uccide, fa il buono e il cattivo tempo? Per fortuna in un paio d’ore il Clint Eastwood di turno arrivava a sistemare le cose. Quante volte ho visto “The pale rider” (Il cavaliere pallido) con un pizzico di commozione per l’ultima scena, il disperato grido di amore della ragazzina verso Clint, lontano, che se ne va.
Se ne va, ma dopo avere sforacchiato adeguatamente i cattivi, uno a uno.
Qualcuno vede dei Clint in giro? Io vedo manigoldi e mascalzoni a pioggia, ogni giorno il livello del fango aumenta e con esso il catalogo di violazioni non solo della Costituzione, ma delle norme basilari del vivere civile.
E se allora ci facessimo noi tutti Clint? Senza armi, senza sforacchiare nessuno, ma con lo stile del buon Bartleby: “Preferirei di no”, ripeteva il buon scrivano. Consumi, tv, moda, chiacchiere? “Preferirei di no”. Piccola quotidiana eversione.
Incontri un leghista? Diglielo che lo compiangi, che si vergogni, con educazione, ma diglielo. Alessandri alla Festa Reggio? “Preferirei di no”. E diciamolo. Che ci siano fra i leghisti dei giovani preparati, come ha detto il mio sindaco, non me ne frega una cippa. Anche fra i nazi ce n’erano, anche fra le Brigate Nere. E allora? Sono leghisti. Punto. “Preferirei di no”.
Chi voti, chiedono, Marino, Franceschini, Bersani? Ma si rendono conto di cosa sta succedendo in Italia? Leggono i giornali stranieri, o solo Chi e il Riformista (più o meno la stessa fuffa)? Dobbiamo lasciare ai vescovi la difesa della Costituzione, o almeno ai Vescovi fino a quando qualcuno non offrirà di tutto, di più? Preferirei di no.
Ieri un barcone è stato respinto. Guardate gli occhi di quei disperati. Spero che quanto previsto dal buon Dante circa la legge del contrappasso sia vero: vorrei esserci a vedere certa gentaglia, leghista e non, quando tirerà le cuoia essere gettata in un mare ora gelato e ora bollente, con bei diavoloni (neri ovviamente) a riempirli di mazzate sulle loro testoline desolatamente vuote (magari solo per quello galleggiano). Non siamo più un paese civile, rifiutiamo il millenario diritto di asilo. Preferirei di no.
Piccole azioni eversive. Spegnere la tv e farla spegnere ad amici e congiunti, comprare due copie de “La Repubblica”, “L’Unità”, “La stampa” e darle agli amici. Per farglielo capire che non ci prenderanno mai. Come nella Bibbia: “Sentinella, a che punto è la notte?”. Chiediamocelo, sempre, ogni volta che scende il buio.