Emiliano (Scipione?)

Non c’è solo l’Emiliano (Scipione) che ci tediava alle elementari, noi zucconi sempre a scambiarlo con Scipione l’Africano. C’ è anche Emiliano sindaco di Bari, che ha rivinto le elezioni. Bravo.

Oggi lo leggiamo su L’Espresso (http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/esp_emiliano83841.pdf) dire cose sensate e altre un po’ meno. Più che altro silenzi. PD partito degli amministratori, bene. Legato al territorio, bene (anche se questo è diventato un mantra un po’ frusto). Ma PD obamiano, anticomunista e moderato. Io non so bene cosa voglia dire moderato. Anticomunista neppure. Che si ritiene il comunismo realizzato un disastro? Che Cossutta deve andare a passeggiare ai giardinetti con a fianco come badanti Diliberto e Rizzo? No problem. Lasciare Bertinotti ai suoi cashmere? Yes, we can. Ma poi?

Confesso che mi hanno rotto i cabasisi tutti quei signori che vengono dal PCI e che fanno la morale a me e a tanti altri-che comunisti non siamo mai stati-sulle nefandezze del comunismo. Puzzano di opportunismo, di voltagabbana, di furbetti che al mattino nasano l’aria e poi scelgono il colore della camicia per la giornata. Hanno costruito, spesso miracolosamente visto il loro spessore, carriere e percorsi di successo e ora che fanno? Vengono a spiegarci, col ditino alzato, che bisogna essere anticomunisti, democratici, moderati. Loro. Direbbe il principe De Curtis: “Ma mi faccia il piacere!”. I fratelli Rosselli non hanno aspettato loro per criticare il comunismo realizzato.

Andiamo avanti, in questi giochetti di sponda, rimbalzo e filotto, nella gioconda ipotesi-come dice il nostro Emiliano-di catturare i voti di elettori di destra. A me questo non frega una cippa. Un elettore di destra voti a destra. Si chiama democrazia. Ma non è come me. Non lo voglio, non mi interessa. Se vota “questa” destra cosa posso dirgli? Li conosco, li vedo in faccia i lettori di “Libero”, “Padania” e simili “cacata carta” (per dirla con Catullo). E io dovrei catturare il loro voto presentandomi come loro vorrebbero? Solo un po’ meno orrendo e schifoso. Un poco più “moderato”? Penoso e ridicolo. O facciamo i conti con questa Italia volgare, ignorante e arrogante che si riconosce nel Cavaliere-satiro oppure diamoci al tombolo, all’origami o all’onanismo. Si fa meno fatica e ci si diverte di più (si fa per dire).

Ultima cosa: tutti a dichiararci anti-comunisti perchè fa fine e conviene. Yes, we can. Ma gridare forte che siamo antifascisti, no? Lo so, sarà volgare, poco alla pàge, ma per dirla con Heidegger: Chi se ne frega!