Buone notizie (si fa per dire)

Possiamo stare tranquilli: il nostro premier plastificato procede verso il baratro trascinandosi dietro un popolo di italioti masochisti, i tagli della finanziaria colpiranno il futuro dei nostri figli, eccetera…ma chi se ne frega?

Ci sono buone notizie che ci tengono il morale alto:

ruttosound.jpg1. a Reggiolo sono attese in questo weekend 40.000 persone al “Ruttosound”. Le notizie di agenzia ci riferiscono che, novità, quest’anno parteciperanno all’aerea tenzone anche due signore (sfpd), una delle quali tale Monica Bertolani di Mantova è stata “promossa sul campo dopo un provino telefonico che ha lasciato di stucco gli esaminatori.” Siamo addolorati di non aver potuto assistere al provino, potendo godere della sonorità esofagea espressa dalla signorina. Deve essere stato un momento alto nella nostra storia di comunità digerente. Fra le attrazioni non dimentichiamo il ben noto “Rutt Mysterio” di Savignano sul Panaro che si esibisce, come noto, con una maschera sul volto. Non sappiamo se per amplificare l’effetto sonoro dell’emissione o per semplice vergogna (propendiamo per la prima ipotesi).

Ai geniali organizzatori di Reggiolo regaliamo una ideuzza per il prossimo anno: perchè fermarsi al “Ruttosound”? Andiamo oltre e lanciamo il “Petosound” e perchè no? Il “Burning petosound”, con l’incendio dell’emissione del partecipante, come tante belle e nobili storie da caserma ci hanno tramandato. Immaginiamo lo spettacolo di fiamme bluastre saettanti nel cielo di Reggiolo all’insegna di un’operazione culturale e benefica, sì perchè logicamente-come in gran parte di ogni puttanata svolta nell’italico paese, “parte dell’incasso andrà in beneficenza” e, come ci insegna S.Paolo, “L’amore copre una moltitudine di peccati” (sfpd).

00 Brixellum.jpg2. Se poi qualcuno volesse cimentarsi in un’operazione storica di alto profilo, niente paura, la ferace pianura reggiana offre di tutto e di più: a Brescello c’è il Festival “Brixellum romanorum”: ” Oggi l’allestimento del campo militare per tutta la giornata e alle 21 in piazza la cena romano-celtica dove saranno riproposte, in un ambiente appositamente ricreato, antiche ricette romane con intervalli animati dai gladiatori, danze antiche, riti propiziatori alla battaglia, musiche e teatro antico. Domenica ancora una conferenza storica, poi le attrazioni varie in costumi romani, concludendo alle 17 con la ricostruzione della Battaglia di Tannetum.”

La nostra speranza è che, nella ridente Brescello che già ci ha sassato i cabasisi con don Camillo e Peppone, in questo weekend arrivino i Vandali, gli Ostrogoti, gli Unni o chi volete voi e passino a fil di spada questa manica di cialtroni e cefalopenici.

E’ la stampa, bellezza!

Reggio non è Trecate Brianza, non è nemmeno l’ultimo borgo sperduto dominato da dementi padani, o almeno non ancora (visto che un poco onorevole leghista ci ha appena minacciato di candidarsi ancora fra 5 anni e di portare anche a noi, teste quadre, un po’ di sano razzismo e demenza padana). Eppure la nostra città, credo di poter dire, non ha la stampa che si merita (o sì?). Chi di noi non aveva un compagno di scuola sturlone con 3 in italiano e che è finito a scrivere sui giornali alzi la mano. Tutto normale, i nostri 4 quotidiani (manco Berlino ne ha altrettanti) non assumono più, pagano articoli 3 euro a giovani volenterosi e per lo più analfabeti che devono occuparsi oggi di rifiuti, domani di spaccio di coca e dopodomani di schianti autostradali. Neanche Pico della Mirandola sosterrebbe la sfida. E i risultati si vedono. Chi fa poi i titoli e le prime pagine deve avere seri problemi (vita sessuale infelice o inesistente, calcoli alla cistifellea o attacchi diarroici ostinati) perchè quello che vediamo ogni mattina renderebbe infelice persino un cammello nella più sperduta oasi nel Niger.

Oggi, Gazzetta di Reggio (che non è il peggio se paragonato a fogli “cacata carta” per dirla con Catullo, come l’Infilippazione o Il motteggio di Reggio) poneva al centro della prima pagina a colori una foto con titolo. I concerti dei quartetti a Reggio? La morte di Camillo Rossi, figura storica del cattolicesimo reggiano? No. Bazzecole. Roba da vecchi parrucconi. Spazio al nuovo che avanza: “Ruttosound entra nel Guinness dei primati“!

Questa la notizia: una banda di dementi (almeno 30.000, dice il solerte cronista) accorsi a sentire una gara di rutti. Avete letto bene: da anni si svolge questa meravigliosa iniziativa. Gara di rutti. Che, immagino, faccia parte del triathlon del leghista perfetto insieme alle altre due specialità: miss culetto bagnato e petosymphony. Altro che libri, bilbioteche e concerti noiosi. Rutti liberi, birra a cannella e via libera alla aerofagia!

Lo so, sono vecchio e reazionario e qualcuno, di belle speranze e breve intelletto, mi chiederà sbuffando: ma che c’è di male?

E se, per questa come per le tante cose di questa povera Italia rovesciassimo la domanda? “Che c’è di bene?”