A margine di un convegno

Qualche parola a margine del Convegno “Violenza politica e lotta armata negli anni Settanta” che Istoreco ha tenuto  il 21-22 otttobre a Reggio (Aula Magna UniMoRe). Due giornate di riflessione, di confronto, di approccio al problema della violenza politica attraverso ricerche in corso di giovani ricercatori di tutta Italia. Bene, bravi (è vero). Ma. Sulla stampa locale e nazionale articoli e articolonzi incentrati su “perchè non parlate della BR a Reggio”(se n’era già parlato nel primo seminario a Firenze in maggio..)? Siete reticenti, servi, seminaristi, fiancheggiatori etc. Articoli scritti da chi? Da chi al Convegno non ha messo neppure un piedino, non ha chiesto i papers prodotti dagli autori, non ha fatto la classica telefonata per chiedere “che si dice?”. Ottimo e abbondante.

Nessuna presenza del Comune di Reggio Emilia, manco per il solito, patetico, “saluto delle autorità”, all’insegna dell’orrido “scusate, ma non posso fermarmi…”. Nulla. Eh, già che si vuole, un convegno, noi siamo oltre. Intelligenze troppo sopraffine per abbassarsi. Per dirla con il Giusti: “Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi, in tutt’altre faccende affaccendato, a questa roba è morto e sotterrato.”

Presenza di amministratori/politici? Da contare sulle dita della mano destra. E’ un bel segnale, diciamocelo. Possiamo stare tranquilli. I nostri amministratori/politici sanno già TUTTO. Non possono perdere tempo a un convegno. E dire che alcune relazioni mostravano anche foto e figurine, che magari quelle le capivano…

Pullman e moschetto…

In maggio Istoreco e il Comune di Cavriago portano una scolaresca delle locali scuole Medie in visita ai luoghi della Resistenza e delle stragi naziste e fasciste nella nostra provincia. Sul pullman in bella vista un’effigie del duce. La cosa viene segnalata dagli insegnanti increduli della scoperta. Istoreco comunica alla ditta Bismantour, proprietaria del mezzo, che nell’anno scolastico 2009-2010 interromperà la collaborazione dopo che, la stessa Ditta contattata sull’episodio, ha rifiutato non solo di togliere l’adesivo fascista in nome della “libertà di pensiero”, ma anche accusato Istoreco di voler imporre il proprio pensiero agli altri, concludendo che “lo zio Benito sta bene dove sta”.

La vicenda è emersa venerdì nel corso di un’affollata presentazione delle attività di Istoreco ai Sindaci e amministratori della montagna, svoltasi presso il Municipio di Castelnovo Monti.

Sulla stampa reggiana di oggi il seguito della vicenda con una sapida intervista al “signor” ferretti luca, titolare della Bismantour. L’intervista è di Matteo Incerti (Resto el Carlino, 27 ottobre)

D. Che cosa pensa di Mussolini? R: In Italia oggi c’è troppa libertà ci vorrebbe una persona come Mussolini per sistemare alcune cose. Il fascismo non ha fatto solo cose brutte, ma anche strade, scuole.

D. Quindi non le dispiacerebbe se ci fosse Mussolini al potere. R. Non ho detto che deve tornare Mussolini, ma se ci fosse qualcuno che comanda come Mussolini certe cose andrebbero meglio,visto come stanno andando adesso. Ci vorrebbe qualcuno con un po’ di polso per comandare.

D.Quindi non pensa di aver urtato la sensibilità di chi è stato vittima del fascismo? R. La sensibilità di chi? Di Studenti che sono saliti sul pullman ed hanno anche fatto danni, come ho comunicato? Mi hanno risposto che il pullman era già così. Se ci fosse uno come Mussolini gli dava quattro bastonate in testa..

Ogni commento è superfluo. Solo su una cosa si può essere d’accordo con il “signor” ferretti: “lo zio Benito” sta bene dove sta, con due metri di terra sopra…